Acque balneabili oppure inquinate?
I dati contrastano
Legambiente segnala punti critici in città e fuori
Per l’Ats invece il ramo orientale è in buone condizioni
«Facciamo rilievi in punti diversi, lavoriamo in sinergia»
Per l’Ats, l’azienda di tutela della salute, il ramo orientale del Lario è balneabile ed è in buone condizioni di salute.
Per la Goletta dei laghi ci sono invece parecchi punti critici, tra questi la foce del torrente Caldone che è fortemente inquinata, così come la foce del Rio Torto a Valmadrera, la foce del torrente Esino a Perledo sul confine con Olivedo di Varenna è inquinata.
Diversi punti critici
Altri punti critici la foce del torrente della Valle dei Mulini a Bellano, nella zona della spiaggia di Oro è fortemente inquinata, così come la spiaggetta di Dorio. A Colico sono inquinate la foce del torrente Merla e del torrente Adda.
Per l’Ats invece i diciannove punti di prelievo da Oliveto a Lecco e da lì verso Mandello risalendo fino a Colico godono tutti di ottima salute. Gli ultimi prelievi hanno sempre dato risultati positivi.
Il dubbio c’è perché se l’acqua di un torrente è inquinata alla foce e si immette nel lago, una volta nel bacino non diventa tutto d’un tratto balneabile. Almeno così dovrebbe essere.
«La Goletta dei laghi fa i prelievi alle foci dei torrenti dove è vietato immergersi e fare il bagno. Da decenni ci sono ordinanze stabilite dai Comuni, in accordo con l’ex Asl e mai revocate. Così come è vietato fare il bagno all’altezza dei pontili, anche se poi i divieti non vengono rispettati. Di conseguenza come Ats non facciamo monitoraggi alle foci perché è già vietato immergersi per norma - dice Rita Cattaneo, responsabile dell’Ats -. Noi invece facciamo i prelievi nei diciannove punti stabiliti da tempo. Prelievo che d’estate sono a cadenza quindicinale. Nel caso una delle zone risulti non balneabile esponiamo immediatamente i cartelli che vietano di fare il bagno, e dopo due settimane torniamo a fare i prelievi». Diciannove zone stabilite «nel corso degli anni dai Comuni che in futuro potrebbero diventare molte di più in futuro», conclude la responsabile dell’Ats.
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