
Cronaca / Circondario
Mercoledì 19 Marzo 2025
Violenze a Lecco, il sindaco “sceriffo” De Capitani difende il collega Gattinoni
Il pescatese interviene a supporto del primo cittadino del capoluogo. «Rimango sempre più basito nel vedere che viene citato come praticamente responsabile di tutti i tafferugli che succedono nella città»
Lecco
Non servono proteste, ma denunce alle forze dell’Ordine. Dante De Capitani, sindaco sceriffo di Pescate e presidente della conferenza dei sindaci del Lecchese, sul tema sicurezza interviene a difesa di Mauro Gattinoni, primo cittadino di Lecco.
«Rimango sempre più basito – dichiara - nel vedere che viene citato come praticamente responsabile di tutti i tafferugli che succedono nella città di Lecco. Il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni non è responsabile dell’ordine pubblico della città, perché sappiamo bene che la legge conferisce questa situazione a prefetti e questori, non ai sindaci. Addirittura può sembrare anche strano – puntualizza De Capitani - ma il sindaco di Pescate ha più potere del sindaco di Lecco: nella mia veste istituzionale sono anche autorità locale di pubblica sicurezza perché sul mio territorio non ci sono presidi di forze dell’ordine, mentre Mauro Gattinoni non lo è, quindi, all’atto pratico, può fare ancora meno di quello che può fare il sindaco di Pescate».
«Vedere che qualsiasi cosa succeda nella città di Lecco dal punto di vista dell’ordine pubblico abbia un solo protagonista, un solo responsabile – conclude il sindaco sceriffo - sicuramente è una cosa che non mi va. Per fermare queste persone, questa gentaglia senza regole che fa solo quello che vuole non basta il sindaco, ci vogliono ovviamente le forze dell’ordine e talvolta non bastano nemmeno loro. Inoltre, ci vogliono anche i cittadini che acquisiscono anche la consapevolezza che queste cose vanno denunciate. Oggi purtroppo nessuno denuncia più nulla: si subisce e basta dicendo che se va tanto non farà mai niente. Invece non è vero, perché ogni denuncia che si fa alza il livello di allerta della città e quindi chiaramente alza anche la possibilità di avere più forze dell’ordine al presidio del territorio».
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