Violenti nubifragi sul territorio lecchese,
strade trasformate in fiumi. Notte di lavoro per i vigili del fuoco

Notte di lavoro per i Vigili del fuoco. Molteplici le segnalazioni e le richieste di intervento in seguito alla bomba d’acqua che si è abbattuta su buona parte della provincia

Notte di lavoro per i Vigili del fuoco. Molteplici le segnalazioni e le richieste di intervento a seguito del violento nubifragio abbattutosi sul Lecchese all’ora di cena. Intorno alle 19, il cielo ha iniziato a gonfiarsi di nuvole così nere da far presto dimenticare l’estate appena iniziata. Dopo un breve riscaldamento tra tuoni e fulmini, questo primo nubifragio estivo ha scatenato tutta la sua forza. Per circa mezz’ora piogge torrenziali, spesso trasformatesi in grandinate, hanno colpito l’intera provincia, accompagnate da venti ad oltre 35 km/h. Man mano che il temporale scatenava la sua furia, assieme alle chiamate dei Vigili del fuoco cresceva il numero di post social che, tra foto e brevi video, tracciavano un quadro ai limiti del drammatico.

Solo nel capoluogo, per esempio, diversi tombini sarebbero saltati, trasformando le strade in veri e propri fiumi. Tra le situazioni più critiche si segnalavano via Balicco e il tratto della vecchia Lecco – Ballabio tra Laorca e Malavedo. A Malgrate, invece, i vigili del fuoco sono intervenuti per risolvere il pesante allagamento che ha interessato il tratto iniziale di via Manzoni. A Garlate è esondato il torrente Molina, spesso soggetto a interventi di pulizia e di prevenzione del dissesto idrogeologico negli ultimi anni. Tombini saltati e strade allagate anche a Mandello del Lario e Varenna, a dimostrazione dell’estensione di questo fenomeno meteorologico. Problemi anche in Valsassina: una colata di fango e detriti è scesa sulla Sp65 a Parlasco, all’altezza della deviazione per Bellano, bloccando il traffico. A Cremella, invece, si segnala la caduta di un albero.

Già giovedì la sala operativa della Protezione civile regionale aveva emesso un’allerta arancione per la Provincia di Lecco, poiché si prevedeva un forte peggioramento delle condizioni meteo nel tardo pomeriggio del 21 giugno. Tuttavia, la potenza di questo nubifragio ha colto di sorpresa tanti cittadini e turisti, costretti a ripiegare al chiuso. Accanto ai problemi all’esterno, in tutto il territorio lecchese, da Colico fino alla Brianza, si sono verificati ripetuti blackout e perdite di corrente elettrica nelle case che hanno lasciato in apprensione migliaia di famiglie per mezz’ora.

Intorno alle 20.15, il temporale è passato e il cielo ha iniziato a schiarirsi mentre il sole si accingeva a tramontare. In realtà, questa ondata di maltempo, breve ma intensa, ha colpito anche altre zone della Lombardia. A Milano, per esempio, la caduta di decine di alberi ha provocato diverse interruzioni della rete dei tram. A Vigevano si è abbattuta una violenta grandinata con chicchi grandi come albicocche. Anche a Bergamo e Pavia si sono verificati numerosi episodi di allagamenti, caduta di piante e tetti lesionati. Gli interventi dei vigili del fuoco nel lecchese sono terminati solo nella mattinata di sabato. In totale, sono stati effettuati oltre 340 interventi di soccorso tecnico urgente su tutto il territorio lombardo, 36 nel lecchese.

Questa bomba d’acqua arriva dopo una primavera caratterizzata da piogge persistenti. Nelle ultime settimane, peraltro, insieme all’acqua dal cielo era scesa anche la sabbia del Sahara, “colorando” le automobili lasciate in sosta all’aperto. Secondo le previsioni della Protezione civile, in provincia di Lecco anche nel tardo pomeriggio del 22 giugno si potrebbe verificare qualche rovescio temporalesco, di entità decisamente minore rispetto a quella di venerdì ma con locali rinforzi del vento.

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