Verso una nuova vita per l’ex scuola primaria di Rossino

Il progetto verrà valutato dalla Regione e se finanziato consentirà di realizzare nell’edificio alcuni appartamenti per persone in difficoltà, un piccolo spaccio alimentare, uno spazio per il medico e uno per qualche servizio di tipo comunale

È vicino a una svolta il destino dell’ex scuola primaria di Rossino, chiusa nel giugno 2019. L’edificio, che in passato ospitava gli studenti, verrà ora destinato a usi sociali in senso ampio. La ristrutturazione rientra nei progetti candidati al finanziamento della Regione Lombardia, nell’ambito degli interventi per le aree interne: territori svantaggiati soggetti a spopolamento, spesso a causa di carenze nei servizi.

Due anni fa, gli amministratori di vari Comuni della Valle San Martino e Valle Imagna, tra cui il Comune di Calolziocorte, parteciparono a un incontro con il presidente regionale Attilio Fontana, che annunciò 14 milioni di euro per la progettazione di opere mirate. A breve, una volta conclusa l’analisi dei progetti proposti, si passerà alla scelta e quindi al loro finanziamento. Tra questi è assai probabile che possa esserci anche l’intervento che permetterà di dare una nuova vita alla ex scuola di Rossino che, dopo una opportuna riqualificazione, sarà destinata ad housing sociale e non solo.

«Nella prima fase di valutazione - riferisce il sindaco Ghezzi, che ne ha brevemente accennato anche durante l’ultima seduta del consiglio comunale - Regione ha individuato i progetti che devono favorire le zone svantaggiate del territorio. Tra questi c’è il nostro, che prevede la realizzazione di quattro o cinque mini appartamenti, che saranno affittati a persone in temporanea difficoltà. Quindi, al pian terreno, vorremmo aprire un piccolo spaccio alimentare, uno spazio per il medico e un altro sarà riservato per qualche servizio di tipo comunale. Il quadro economico dell’intervento è piuttosto consistente. Si parla infatti di una cifra che oscilla tra l’1,3 e l’1,4 milioni di euro».

Durante questi due anni, l’amministrazione comunale ha provveduto a fornire un progetto di massima, i costi e un crono-programma degli interventi che, se partissero nel 2025, dovranno essere ultimati entro il 2027.

Se Calolziocorte dovesse ottenere il finanziamento, in un solo colpo centrerebbe ben tre obiettivi. Anzitutto, comincerebbe a promuovere il riutilizzo di edifici di proprietà comunali dismessi da tempo. Oltre all’ex scuola di Rossino, per esempio, da tempo si discute su quale destinazione dare all’ex Asl. Quindi, realizzerebbe una piccola quantità di mini-appartamenti di housing sociale, raggiungendo così il risultato che altri avrebbero voluto ottenere sistemato, con ben altri costi, l’ex scuola primaria di Sala. Infine, si garantirebbero servizi migliori a chi vive nella frazione collinare della Valle San Martino e che, specie se anziano, per certe attività non dovrà più obbligatoriamente scendere in città.

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