Vercurago, rocca di Somasca: gli scavi sono ripresi. Visite archeologiche aperte dal 7 al 9 febbraio

Vercurago

Una visita archeologica nella zona della rocca di Somasca. La propone dal 7 al 9 febbraio la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio in concomitanza con la festa di San Girolamo. Sarà l’occasione per presentare al pubblico i risultati della prima fase delle ricerche effettuate.

Una prima limitata campagna di indagini era stata promossa nel 1988 dalla Soprintendenza in collaborazione con i Musei Civici di Lecco. A distanza di decenni, grazie a fondi ministeriali e un accordo con i padri somaschi proprietari dell’area, gli scavi sono ripresi e la zona di indagine è stata notevolmente ampliata.

Sono così emersi reperti che meglio raccontano la storia di questa zona che, secondo quanto noto fino ad ora, era abitata già 4.000 anni fa. «I primi frequentatori del territorio di Vercurago probabilmente appartennero alla cultura di Polada - ricordano la pro Vercurago. - Nella vicina Calolziocorte infatti, sono stati rinvenuti i resti dei pali delle palafitte costruite da questa popolazione lungo le sponde dell’Adda. Questa civiltà viveva in villaggi di palafitte costruiti lungo le rive dei numerosi laghi e dei corsi d’acqua e tracce di questa civiltà sono state rinvenute in tutto il lecchese».

Le visite saranno possibili nei giorni 7, 8 e 9 con orari fissi alle 11, 12, 14 e 15. Il ritrovo è nella zona del cantiere dello scavo. Per raggiungerlo basta seguire il sentiero che dal Sacro Monte di Somasca che porta alla rocca di Somasca, altrimenti nota come Castello dell’Innominato.

Per maggiori informazioni è possibile contattare il santuario San Girolamo Emiliani chiamando lo 0341-420272, scrivere una email ([email protected]) o visitare il sito (www.santuariosangirolamo.org).

© RIPRODUZIONE RISERVATA