Vercurago ricorda Luisella Casula, la 76enne morta investita martedì sera

«Luisella era sempre disponibile con tutti». Per anni aveva lavorato come infermiera in numerosi reparti e ancora, se c’era da dare una mano per una medicazione o altro, era sempre disponibile. L’addio a Luisella Casula si svolgerà venerdì alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Vercurago

Stava tornando a casa, nel suo appartamento in via Roma, davanti al monumento ai caduti, dove abitava sola, Luisella Casula, la donna di 76 anni, travolta e uccisa martedì sera poco prima delle 18 mentre attraversava via Cavour, al confine tra Calolziocorte e Vercurago.

L’anziana, piccola ma dal passo svelto, che spesso i vicini vedevano camminare in strada o attendere paziente i mezzi pubblici per raggiungere Lecco, era andata a restituire alcuni libri alla casetta del bookcrossing che si trova poco dopo la strada dove ha perso la vita. Mentre rientrava, ha raggiunto il marciapiede che costeggia la strada che si stacca da corso Europa, a quell’ora molto trafficata. Nel momento in cui attraversava, una Volvo ha svoltato a sinistra e la donna al volante, una quarantenne che abita a poca distanza dal luogo dell’investimento, non ha fatto in tempo né a frenare né ad evitarla. Luisella è così finita a terra colpita da un urto secco che non le ha lasciato alcuno scampo. Quando i sanitari sono arrivati sul luogo dell’investimento, insieme ai carabinieri e ai vigili del fuoco, purtroppo per lei non c’era più nulla da fare. Con ogni probabilità è morta sul colpo, forse dopo avere sbattuto la testa o a terra o contro l’automobile che l’ha travolta.

Anche se piuttosto riservata, come raccontano i vicini di casa e anche l’edicolante, dove tutti i giorni metodicamente si fermava ad acquistare il quotidiano e le sigarette, Luisella era sempre disponibile con tutti. Per anni, aveva infatti lavorato come infermiera in numerosi reparti. Raccontava delle sue collaborazioni con medici anche di prestigio. Da tempo era ormai in pensione ma le era comunque rimasta attaccata la voglia di aiutare gli altri per farli stare meglio. Così, se c’era da dare una mano per una medicazione o altro, era disponibile, soprattutto con i vicini di casa, ma non solo con loro.

Martedì, quando nel tardo pomeriggio è morta sull’asfalto di via Cavour, non aveva con sé i documenti. Probabilmente stava tornando a casa dopo avere restituito i libri che le riempivano le serate solitarie nel suo appartamento. Gli agenti della polizia locale di Calolziocorte, che hanno rilevato il sinistro, hanno quindi faticato a darle un nome. Qualche ora più tardi, tuttavia, qualcuno l’ha riconosciuta. Grazie anche ai colleghi della polizia di Vercurago, è stato possibile contattare la figlia Giuseppina, che vive a Milano, a cui è stata data la triste notizia. Già in serata, il magistrato di turno, ha concesso il via libera non ritenendo necessario dovere eseguire alcun tipo di esame per stabilire le cause della morte. Così, poche ore più tardi, la salma è stata restituita alla famiglia che l’ha portata a casa. Questa mattina, sentito il parroco don Andrea Pirletti, è quindi stato organizzato anche il funerale. L’addio a Luisella Casula si svolgerà venerdì alle 14,30 nella chiesa parrocchiale di Vercurago.

La tragica morte di Luisella Casula ha riportato alla mente di molti quello che nello stesso identico punto avvenne tredici anni fa. È infatti la seconda volta che qualcuno perde la vita all’altezza dell’incrocio tra via Cavour e Corso Europa. Nell’ottobre 2011, in quello stesso tratto di strada era morto Giuseppe Grimaldi, 80 anni. In entrambi i casi, due vite spezzate dallo stesso destino che si è compiuto nel medesimo tratto di strada, fatale all’uno e all’altra.

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