Cronaca / Circondario
Venerdì 01 Ottobre 2021
Vercurago, Lavoretti alla società di calcio
«Perché loro e non i disoccupati?»
Il caso La minoranza vuole vedere chiaro sull’appalto che durerà dieci anni all’Ac Vercurago Il presidente e consigliere comunale Vallara firma la nota spese che i pensionati presentano
Un «assegno in bianco» all’Ac Vercurago. Non usa mezzi termini Carlo Malugani, capogruppo di Vercurago ideale, per commentare una delibera di due anni fa, approvata dal sindaco Paolo Lozza e dal vice sindaco Carlo Greppi, assente invece l’assessore Roberto Maggi.
La delibera
La delibera, che potrebbe essere oggetto di una interrogazione brevissimo, è la numero 78 del 21 ottobre 2019, quando l’esecutivo di Vercurago approvò l’ “affidamento alla Ac Vercurago del servizi di piccole manutenzioni sul territorio comunale”. Un concessione valutata 1.400 euro al mese, da rendicontare trimestralmente, valida per dieci anni, e che scadrà il 31 luglio 2028.
Di fatto, una promessa di 56 mila euro per lavori di manutenzione affidati a una società che ha come scopo sociale quello di promuovere lo sport, non certo quello di pulire le aree pubbliche o riparare insegne o cancelli.
«Sulla questione - racconta Malugani - abbiamo già chiesto lumi al gruppo di maggioranza ma le risposte tardive che ci hanno inviato non ci hanno soddisfatto».
«In questi due anni, che cosa hanno fatto per meritarsi questi soldi? C’è un rendiconto degli interventi? E poi, come funziona la cosa?».
La spiegazione l’ha fornita Dario Vallara, consigliere comunale, oggi presidente onorario dell’Ac Vercurago e che, proprio per questo motivo, la minoranza ritiene essere in una posizione di conflitto di interesse.
«Trimestralmente - racconta Vallara - sono io personalmente che rendiconto l’attività che viene svolta e, a fronte della nota, il Comune paga».
I lavori cui fa riferimento Vallara sono «piccole manutenzioni sulla scuola, la pulizia del lungolago, interventi qui e là nel paese. Non esiste un programma. Man mano che emergono problemi, li affrontiamo e risolviamo».
A intervenire, come racconta Vallara, sono «quattro o cinque pensionati che fanno riferimento all’Ac Vercurago. D’estate, quando c’è parecchio da fare, effettuano all’incirca 200 ore di lavori in tre mesi. In tutto, considerato che paghiamo 6 euro all’ora, significano 1.200 euro. Negli altri mesi dell’anno, invece, specie d’inverno, il compenso è inferiore perché i lavori da eseguire sono minori».
«Estrema utilità»
Vallara sostiene l’estrema utilità di queste persone che si prestano a effettuare piccoli interventi di manutenzione.
«Se non avessimo loro, non sapremmo come fare. Spesso, infatti, se si contatta un professionista per lavori da poche decine di euro, o si è costretti ad attendere moltissimo o neppure arriva».
Nonostante l’indubbia utilità del lavoro svolto dagli anziani, il capogruppo d’opposizione però insiste.
«Anzitutto - afferma - non mi sembra corretto che queste persone vengano pagate a ore. Chi controlla? Chi garantisce che le ore siano effettivamente quelle lavorate?».
Inoltre, osserva, «non trovo neppure giusto che questi lavoretti, che portano nelle tasche di queste persone 200 o 300 euro al mese, vengano eseguiti da persone che godono di una pensione e che quindi hanno un reddito. Perché, invece, non li si affida a persone che non hanno un lavoro e un reddito?».
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