Cronaca / Circondario
Venerdì 13 Dicembre 2024
Vercurago: l’addio a Luisella Casula, la donna investita sulla 639
«Ciao nonna. Sei stata mamma, tata, amica insegnante. Ci hai amato incondizionatamente. Andandotene, ci hai lasciato un vuoto immenso e un sacco di domande. Ci dicevi sempre di metterci il cuore ma di seguire la testa. Sei sempre nei miei pensieri. Forse, un giorno, ti stringerò. Tornerò a sentire la tua risata. Ma oggi non ci sono parole per dire quanto incommensurabilmente ci manchi».
Con queste parole, le nipoti Angelica e Aurora hanno salutato la nonna Luisella Casula, 76 anni, morta dopo essere stata investita da un’automobile martedì sera in via Cavour a Calolziocorte. Inconsolabile la figlia dell’anziana, che ieri, per diverse volte, si è fermata ad accarezzare la bara della madre, ricoperta di fiori bianchi, nella chiesa di Vercurago. È toccato al parroco, don Andrea Pirletti, cercare le parole che potessero consolare la famiglia dell’improvvisa tragedia che ha sconvolto la loro vita. «I verbi di cura e dedizione sono i verbi che hanno caratterizzato anche la vita di Luisella quando si occupava dei suoi pazienti e dei suoi famigliari. Dobbiamo pensare a Dio come una persona che cura, raccoglie e fa ritornare. E questa stessa provocazione è quella che ci consegna anche Luisella». Della donna, travolta e uccisa da un’automobile in svolta, don Andrea ha raccontato anche la passione per la lettura e per la conoscenza.
«Nei libri cercare le domande alle sue risposte. Im un mondo sempre più arroccato, Luisella con il suo leggere diventare una persona che ascolta. Perché solo chi ascolta cresce e cambia». Nel corso dell’omelia, nessun accenno all’incidente né alle tragiche circostanze in cui Luisella ha perso la vita. L’unico riferimento fatto da don Andrea è stato al fatto che, molto probabilmente, quando è stata investita, Luisella stesse andando a ritirare libri alla casetta del bookcrossing. Della pericolosità della strada, d’altra parte, nei giorni scorsi hanno parlato non solo il sindaco Marco Ghezzi ma anche i numerosi cittadini che hanno commentato la tragedia. Più di uno sui social ha infatti raccontato di avere segnalato più volte come gli attraversamenti siano pericolosi. L’incidente di inizio settimana ha riacceso i riflettori su una questione ben nota e ricordato che lungo la ex 639, nel corso degli anni, in incidenti con dinamiche simili sono morte parecchie persone. Vi faceva cenno l’altro giorno il primo cittadino di Calolziocorte. Che osservava come la pericolosità della strada fosse di fatto intrinseca al numero dei veicoli (30 mila auto e 3 mila camion) che la percorrono giornalmente. Una soluzione al problema c’è: la variante alla Lecco-Bergamo che toglierà da quel tratto di strada l’80% dei veicoli. Purtroppo, perché si concretizzi, occorrerà aspettare ancora parecchi anni.
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