Cronaca / Circondario
Mercoledì 22 Gennaio 2025
Vercurago: «I miei asini sono scappati per la paura di un branco di lupi»
Un branco di lupi sul Monte Tesoro, nella zona del Pertus. L’inquietante ipotesi ha cominciato a circolare ieri in seguito alla fuga di due asinelle dalla zona di Beseno, sopra a Somasca, ritrovate dai vigili del fuoco in via Roma a Vercurago. A lanciare l’allarme, attorno alle 2 di notte, alcuni automobilisti che si sono ritrovati gli animali in mezzo alla strada. Subito sono intervenuti i pompieri che hanno recuperato le due asinelli, mamma Carmelina e la figlia Susanna, e le hanno restituite alla proprietaria Carmen Omacini, che le custodisce a Beseno. Più tardi, parlando con un’amica di Erve, a cui raccontava della fuga degli animali, la donna è venuta a sapere dell’avvistamento di lupi.
«La mia amica mi ha raccontato che i nipoti avevano visto tre lupi. Forse gli asini sono scappati per questo motivo. La cosa strana è che lungo la strada non hanno lasciato escrementi. Probabile che prima di arrivare in basso, abbiano fatto un lungo giro». La voce dell’avvistamento dei lupi ha subito fatto il giro del paese, trovando riscontri a chi frequenta il Monte Tesoro per caccia e di tanto in tanto si è imbattuto in resti di animali sbranati. D’altra parte, va ricordato come, ad inizio dicembre, la presenza di un branco di sette lupi sia stata documentata da un video girato nella zona di Morterone, che dista pochi chilometri dal Monte Tesoro. Secondo Paolo Valsecchi, esperto cacciatore di Erve, non ci sono dubbi che sul Monte Tesoro siano arrivati i lupi.
«Sta accadendo quello che ho visto negli ultimi dieci anni avvenire sugli Appennini, tra Piacenza e Parma. All’inizio erano avvistamenti sporadici, poi i lupi hanno iniziato a fare branco. Hanno decimato le popolazioni di caprioli e cinghiali, e ora la gente ha paura di andare per funghi o in mountain bike e non esce più». Valsecchi porta elementi concreti a sostegno della sua tesi: «Solo una settimana fa, i lupi hanno attaccato quattro pecore a San Gottardo. Ho visto personalmente le carcasse degli animali sgozzati. Ci sono segnalazioni anche a Caprino Bergamasco. Ho foto di un capriolo sgozzato qui sopra un mese fa e lo stesso è accaduto a una volpe, trovata una settimana fa».
Valsecchi si dice parecchio preoccupato perché, a differenza del lupo di una volta, quello che si aggira in zona è un ibrido e quindi non ha il naturale timore degli uomini. «Per questo, si avvicinano alle case e chissà che cosa potrebbe accadere. Personalmente, non vorrei ritrovarmi ferito o incosciente in mezzo a un bosco. Questi lupi, inoltre, sono piuttosto grandi. Parliamo di animali di 60 chili. Il problema va quindi affrontato subito, prima che diventi ancora più grave». Ai carabinieri forestali di Lecco, che tengono monitorata la situazione, non sono tuttavia state fatte segnalazioni per quanto riguarda la Valle San Martino. Le ultime riguardano Morterone Più indietro nel tempo ce n’è un’altra per Civate e una terza a Oliveto Lario. Il capitano dei carabinieri forestali Carlo Bruno Ortensi, che si occupa della questione, invita tutti quelli che hanno visto qualcosa, a effettuare segnalazioni ufficiali, in modo da aggiornare tempestivamente il monitoraggio in corso. Solo grazie a queste segnalazioni, oggettive e verificate, i forestali potranno creare una mappatura accurata della presenza dei predatori sul territorio.
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