Vercurago, avvistato branco di cinghiali sopra l’abitato

Branco di cinghiali avvistato sopra l’abitato di Vercurago, a un centinaio di metri dalla Lecco-Bergamo. È successo un paio di giorni fa, mentre pioveva abbondantemente. Un residente, dal balcone di casa, ha filmato il branco, composto da almeno una decina di esemplari - alcuni dei quali anche di notevoli dimensioni - muoversi in mezzo al bosco, alla ricerca di cibo.

Gli animali sono scesi dalla montagna in pieno giorno, spingendosi a poche decine di metri dalle case. Dopo avere frugato qui e là sotti ai cespugli e tra gli alberi, se ne sono andati, risalendo verso l’alto. L’accaduto è stato prontamente segnalato a Carlo Greppi, vice-sindaco e presidente della Comunità montana del Lario orientale.

Greppi ha ricordato che qualcosa del genere era già accaduto qualche anno fa. «Sei o sette anni fa, prima dell’arrivo del nuovo parroco, il vecchio sacerdote era uscito di casa e si era ritrovato davanti a un cinghiale nel suo orto. Da allora, non abbiamo più avuto segnalazioni di cinghiali in paese». In quel caso, l’animale era uno soltanto, anche se di una certa dimensione, tanto che il prete si era spaventato. Stavolta, invece, stando a quello che si vede nel filmato, gli animali erano almeno una decina.

«Abbiamo discusso della questione in comunità montana - riferisce Greppi - e ci siamo stupiti del fatto che fossero scesi tanto in basso. Solitamente, le segnalazioni riguardano territori più alti. Nel nostro caso, comunque, anche se sono arrivati tanto in basso, a quanto mi risulta, non pare abbiamo provocato danni o devastazioni».

Le prime segnalazioni in Valle San Martino di branchi di cinghiali risalgono a quattro anni fa e riguardavano i territori più alti, in particolare Carenno e Torre de’ Busi. Due anni fa, nel 2022, gli animali selvatici, che prima erano stati avvistati soltanto in alto, erano scesi più a valle, attestandosi nella zona tra il Pertus e Forcella alta. Allora, il sindaco di Carenno aveva paventato il rischio di ritrovarsi gli animali sull’uscio di casa. Nei due anni successivi, non è accaduto, anche se i chinghiali hanno fatto sporadiche apparizioni in territorio di pianura lontani come Brivio e Merate. In tutti i casi, comunque, si trattava sempre di uno o due esemplari al massimo, che si muovevano di notte.

L’avvistamento dell’altro giorno, invece, è di tutt’altro genere. Non soltanto gli animali sono scesi assai in basso in pieno giorno ma lo hanno fatto in branco. Per questo motivo, pur non essendo preoccupato perché «non sono a conoscenza di casi di chinghiali che attaccano l’uomo», l’assessore Greppi ha assicurato che segnalerà l’accaduto alla polizia provinciale. «Speriamo che sia solo un caso e che non accada più», ha quindi concluso.

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