Vannacci e la presentazione del libro

«Il presidente del Lavello si dimetta»

Calolziocorte Molte associazioni e partiti chiedono la cancellazione dell’evento - «Non si concedono sale a chi propina messaggi d’odio, sessisti, razzisti e xenofobi»

A meno di una settimana dall’arrivo in città del generale Roberto Vannacci, la presentazione del libro “Il mondo al contrario”, prevista il 17 ottobre alle 21 al Monastero del Lavello, continua a fare discutere.

Un nutrito gruppo di associazioni ha infatti inoltrato al sindaco di Calolziocorte Marco Ghezzi e al presidente della provincia di Lecco Alessandra Hofmann, che insieme a Regione Lombardia sono gli esponenti della fondazione, una doppia richiesta.

Dall’Anpi a Telefono Donna

Con la prima si chiede «venga revocata la concessione della sala conferenze all’associazione promotrice», ossia a Identità Europea. Con la seconda si pretendono le «dimissioni dell’attuale presidente della Fondazione» Roberto Monteleone, «reo di non aver rispettato il codice etico della sua stessa istituzione».

Le due richieste sono arrivate al termine di un’assemblea a cui hanno partecipato Anpi provinciale di Lecco, Anpi sezione della Valle San Martino, Arci Lecco Sondrio, il gruppo di minoranza Cambia Calolzio, il comitato Salviamo il Magnodeno, il Pd calolziese, l’associazione Renzo e Lucio, la Sinistra Italiana e Telefono Donna Lecco, l’Udi e l’Unione popolare Lecco.

L’incontro dell’altro giorno ha fatto emergere «un sentimento di forte sdegno» nei confronti di Comune e Provincia «pronte a patrocinare - salvo poi fare un passo indietro - o a concedere sale a chi propina messaggi d’odio, sessisti, razzisti e xenofobi».

Codice etico

Tesi che per i firmatari della lettera «cozzano terribilmente con le finalità istituzionali del luogo che ospiterà l’iniziativa».

Il monastero del Lavello, appunto, che è luogo «non solo di culto, ma anche di accoglienza (di viandanti, pellegrini e più recentemente di migranti) e riconciliazione» come precisato «tra gli scopi dello statuto della Fondazione, revisionato a fine 2021».

Per i firmatari, la concessione degli spazi del Monastero alla presentazione del discusso libro di Vannacci è sono il risultato di nessuna «riflessione sulla concessione degli spazi all’iniziativa, malgrado gli scopi statutari, la missione e il codice etico dell’ente».

Sulla questione si è mosso autonomamente anche il gruppo consigliare di Bene Comune che, con una lettera aperta al sindaco e a tutti i consiglieri, ha chiesto di «revocare l’evento in programma» dando un «segnale di responsabilità e di attenzione».

Da parte sua, per la seconda volta, il presidente della Fondazione del Lavello Monteleone ha preferito non rilasciare alcun tipo di commento.

Dal momento che nulla fa presagire che ci sarà un passo indietro, è probabile che i firmatari della richiesta di annullamento dell’evento si impegneranno, come già annunciato, «a intraprendere altre iniziative atte a garantire il rispetto degli atti di indirizzo» della fondazione stessa.

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