Cronaca / Circondario
Martedì 26 Ottobre 2021
Valmadrera, il sacco rosso funziona
Ridotti di un terzo i rifiuti indifferenziati
Da luglio a settembre sono diminuiti del 35% . La percentuale passa dal 74% all’82%
Non è peggiorata, al contrario, la qualità dell’altra raccolta: incremento del 15% dell’umido
«La città di Valmaldrera ha ridotto di un terzo la produzione di rifiuti indifferenziati nel trimestre di esordio del sacco rosso»: il direttore generale di Silea, Pietro D’Alema, fa un primo bilancio della sperimentazione in atto.
Il trend
«Questo - fa sapere - è il trend da luglio, quando il sacco rosso ha debuttato, fino a tutto settembre. Con un meno 35% di rifiuti indifferenziati prodotti, Valmaldrera passa quindi da una percentuale di raccolta differenziata del 74%, che raggiungeva prima del sacco rosso, all’82% che è il dato attuale. Parallelamente alla diminuzione della qualità di rifiuti indifferenziati avviati all’incenerimento, dunque - sottolinea D’Alema - non c’è un peggioramento della qualità negli altri sacchi utilizzati dai cittadini: cioè, la diminuzione del 35% di indifferenziato è una percentuale reale, tant’è che i rilievi effettuati rivelano un incremento del 15% anche nella corretta separazione degli scarti di cucina e dei rifiuti; da luglio a settembre è cresciuta del 34%, poi, la separazione della carta e del cartone e del 36% il vetro, mentre la differenziata relativa alla plastica e alle lattine (cioè, al sacco viola) è migliorata del 30%. Non è una magia - secondo D’Alema - bensì la conseguenza dell’utilizzo proprio del sacco rosso, microchippato e di dimensioni inferiori rispetto ai sacchi tradizionali: tutto ciò concorre a indurre i cittadini a prestare maggiore attenzione e a separare più accuratamente tutto ciò che può essere recuperato, ovvero buttato negli altri sacchi, lasciando davvero in quello rosso soltanto la frazione residuale».
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