Valmadrera, in ritardo i lavori del nuovo parcheggio di Villa Ciceri

Non sono ancora terminati i lavori del nuovo parcheggio in Villa Ciceri, che da tempo doveva essere messo a disposizione della piazza Monsignor Citterio e dei diversi servizi del centro storico di Valmadrera, secondo il progetto dell’amministrazione comunale ma la cui realizzazione è in capo ad Aler. Sono previsti sette posti auto; inoltre verrà completamente rifatto il parco, sostituendo e aggiungendo piante, in totale 45.

A fare il punto sul cantiere è, nella sua relazione, il direttore dei lavori, Alessandro Riva: «Sono entrati nella loro fase più operativa tra la metà di dicembre 2023, con la delimitazione del cantiere e (quando possibile) tra gennaio e febbraio 2024 con l’asportazione del manto di terra sopra la soletta dei box interrati. È stata tracciata la delimitazione coi cordoli; sono stati posati i tubi sia per gli impianti sia per realizzare i drenaggi». Che cosa ha impedito che l’intervento andasse liscio? Secondo Aler «le condizioni meteorologiche hanno pesantemente rallentato, nel mese di maggio e non solo, il prosieguo dei lavori, ma si conta finalmente, con la bella stagione, di procedere senza altre interruzioni. Particolare attenzione - sottolinea l’ingegner Riva - viene rivolta alla parte impiantistica. Tra le attività in corso rientra il posizionamento dei cordoli del piano parcheggio, che è in fase di ultimazione. Per quanto riguarda i cordoli, è stato eseguito il tracciamento planimetrico del percorso pedonale e abbiamo impostato le quote, con successiva verifica, compensando il materiale di scavo e di riporto, utilizzando il terreno di coltivo rimosso e accantonato precedentemente nell’area di cantiere». Il tracciamento del camminamento pedonale include il tratto nel verde, con «eliminazione di albero ad alto fusto posto a lato del percorso».

L’obiettivo che sta più a cuore a cittadini ed esercenti è il parcheggio, direttamente collegato alla piazza. Il progetto è in itinere dall’inizio della scorsa legislatura, ma i tempi si sono allungati anche per una inattesa questione di proprietà: un mappale, infatti, è risultato essere ancora dell’Opera diocesana. Villa Ciceri fu acquistata a fine 2007 dall’Aler per ricavare 19 alloggi pubblici. L’operazione fu preceduta dalla trattativa con la parrocchia e la Curia, proprietarie del complesso da quando l’ultimo erede della famiglia Ciceri, Luigi, dispose il lascito. Dopo, però, sono emersi inghippi di natura notarile proprio nei passaggi di proprietà. Nel frattempo, è salito il costo: il quadro economico per il nuovo parcheggio e il resto del restyling è passato da 220.000 a 268.300, senza alcuna modifica della soluzione progettuale precedente. Il bastone tra le ruote dell’opera, concordata fin dal 2018, è stato il mappale 3211: una sessantina di metri quadrati in origine di Irene Ghisio, deceduta nel 1965, mentre tutto il resto dei terreni - appartenendo a Giovanni Ciceri - passarono regolarmente in eredità ai tre figli, poi all’ultimo di loro che, infine, morendo nel 1999, lasciò il patrimonio alla Curia. Secondo il notaio Luca Donegana il mappale 3211 non era presente nell’atto del 2007, di compravendita da parte dell’Aler in quanto, fin dall’inizio, non fu correttamente intestato in catasto. È stata dunque necessaria una complessa procedura per rettificare e perfezionare il trasferimento ad Aler, prima di poter proseguire.

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