Valmadrera, chiude la Merceria Bianchi. «Mi trasferisco in Valsassina»

Il 28 dicembre sarà l’ultimo giorno di lavoro della bottega

«Come hanno reagito i clienti? Male». A partire dal prossimo 28 dicembre, Valmadrera perderà un’altra di quelle vecchie botteghe di paese fondamentali per un tessuto sociale sempre più anziano. La merceria sartoria Bianchi di via Roma sta per chiudere i battenti.

«Ho aperto il negozio sei anni fa – racconta la titolare Vanessa Bianchi – ma prima ho lavorato per dodici anni da casa. Chiudo per ragioni personali: mi trasferisco con la famiglia a vivere in Valsassina, una comunità molto ricca dal punto di vista sociale tra sagre, feste di paese e iniziative culturali soprattutto nel periodo natalizio».

La quotidianità di un piccolo negozio è fatta soprattutto di relazioni. «Ci sono persone – spiega la commerciante – che vengono qui ogni settimana da quando ho aperto alla ricerca anche solo di un consulto o di un consiglio onesto. Con il tempo i rapporti personali si sono solidificati. Si inizia piano piano a conoscere i clienti abituali, a raccogliere i loro sfoghi nelle giornate più buie. Le botteghe di paese come questa sono fondamentali sul piano dei rapporti umani oltre che su quello economico e dei servizi offerti».

Un aspetto, quello del servizio, in ogni caso importante a fronte di una comunità sempre più anziana. «Oggi non ci sono più le mogli o le ragazze che cuciono in casa. – racconta Bianchi – Avevo diverse richieste sulla sartoria mentre tenevo un’offerta di merceria di base e un’offerta di base di intimo soprattutto per gli anziani che vivono in paese e non possono muoversi per andare a Lecco. Sulle riparazioni mi occupavo sia dei piccoli rattoppi sia dei lavori più impegnativi ma quando non ritenevo valesse la pena fare il lavoro l’ho sempre detto al cliente così come a chi chiedeva cose particolari dicevo di andare a Lecco».

Ad un certo punto entra una signora anziana, subito accolta da Henry, il cane della titolare, uno di quei cuccioli che comunicano dolcezza solo con lo sguardo. La signora ha bisogno di una toppa su un maglione da uomo, utilizzato probabilmente dal marito in casa. Piccoli gesti, piccoli bisogni che sembrano perdersi nell’era di internet in cui tutto scorre veloce. «Non ho mai sofferto molto la concorrenza. – conclude Vanessa Bianchi – Una volta aveva aperto una sartoria cinese poco lontano da qui ma poi ha chiuso. Ci sono clienti che mi hanno chiesto il numero di telefono per sentirci ogni tanto. Altri, invece, mi hanno detto che se riapro sono pronti a venire in Valsassina per farmi fare i lavori più importanti perché si fidano. Per ora, però, non intendo riaprire: gli affitti in valle sono alti, complice il turismo».

A quanto sembra, ci sarebbe già qualcuno interessato ad aprire una nuova attività all’inizio del prossimo anno nei locali che oggi ospitano la merceria. Non si tratterebbe tuttavia di alcunché di sicuro, almeno per ora.

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