Cronaca / Circondario
Mercoledì 20 Dicembre 2017
Valmadrera, all’Aldo Moro
lezioni in classe e in azienda
Il centro di formazione professionale punta a rafforzare il rapporto con il mondo del lavoro, altro capitolo della didattica è l’inglese per preparare i ragazzi a incarichi di natura sempre più internazionale
Il centro di formazione professionale “Aldo Moro” cambia nome, diventa “Fondazione monsignor Parmigiani” (ex parroco della città), ma non stile.
Il centro affronta il 2018 con partner importanti, dalla Fondazione Cariplo, che ne finanzia il progetto “Lavorarte”, alla catena internazionale “Nh hotel”, all’”Erasmus Plus” grazie al quale – coi fondi della comunità europea – già a febbraio una rappresentanza delle classi seconde andrà nella Repubblica Ceca; ad aprile, poi verranno a Valmadrera gli studenti anche di altri due istituti, uno polacco e l’altro olandese; novembre 2018 e marzo 2019 saranno le date per la visita da parte degli alunni di Valmadrera, rispettivamente in Polonia e in Olanda.
La scuola punta molto sull’inglese, passaporto per l’Europa per chi vorrà lavorare fuori dall’Italia e per tutti gli scambi di informazioni ormai all’ordine del giorno, visto che spesso persino le istruzioni sui prodotti sono solo in questa lingua.
«Le famiglie dei nostri studenti credono molto, così come noi, nell’importanza di viaggiare - sottolinea il direttore, Marco Anghileri - Nella stessa direzione va l’accordo con la catena “Nh” per l’attuazione di stage residenziali in favore degli allievi del ramo ristorazione, cuochi e addetti di sala. Da novembre, nove nostri alunni hanno avviato lo stage di quattro settimane a Taormina, Savona, Milano e anche Lecco. La catena garantisce professionalità e uno spettro di servizi al cliente completo: quindi, la formazione e l’esperienza migliori per i ragazzi. Lo stage residenziale – prosegue Anghileri – aggiunge un valore formativo in sé, in quanto mette i giovani in condizione di apprendere competenze e autonomie nuove perciò è un’opportunità preziosa, non soltanto dal punto di vista professionale».
Il motto «nobilitare le scuole tecniche professionali», della ricercatrice Paola Mastrocola, è stato prescelto quale bussola anche del progetto “Lavorarte”, che dà continuità a “Laiv” («laboratorio delle arti interpretative dal vivo») cioè l’esperienza teatrale dello scorso anno, per estendersi ora a tutte le classi.
Come spiega la docente Chiara Sandionigi, «il laboratorio teatrale viene riproposto per le classi prime, condotto da Francesca Corti di “Albero blu”; per le seconde, la novità è invece la “street-art”, cioè i graffiti: con la guida di Pierluigi Pintori, verrà dipinta la parete esterna della falegnameria, che dà sulla strada; in cinque settori, verranno rappresentati tutti gli indirizzi e un’idea della nostra scuola in sé, secondo bozzetti sui quali gli studenti stanno già lavorando. Per le terze e le quarte, si organizzerà una sorta di “open day” al quale inviteremo i bimbi delle materne». L’italiano, ovviamente, non è un optional: ospite a scuola, anche Matteo Mastragostino, l’autore della graphic novel “Primo Levi”.
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