
Cronaca / Circondario
Martedì 01 Aprile 2025
Valgreghentino: scritte e lettere anonime contro il sindaco. «Ti piace il cemento»
Valgreghentino
Volantini e scritte sui muri per contestare la presunta cementificazione del paese. Poi lettere anonime recapitate in municipio contro l’amministrazione comunale e contro il sindaco Matteo Colombo, in un crescendo di minacce. È caccia a Valgreghentino al fanatico con manie da ecoterrirista che da tempo imperversa a Valgreghentino. La questione è seria e coperta da riserbo: è la Digos della Questura di Lecco a occuparsi del caso.
L’uomo nel mirino, ovvero il sindaco, per ora si trincera dietro il no comment: «Per favore, su questa vicenda preferisco non rilasciare dichiarazioni», si limita a dire. Ma i segni dell’azione del contestatore (o dei contestatori, perché non è escluso che possano essere più di uno i soggetti coinvolti) sono ben evidenti sul territori.
Ad esempio, sulla cassetta della posta, oggi coperta dal volantino che avvisa gli utenti dei lavori in corso all’ufficio di via Cristoforo Colombo, si legge una scritta vergata con un pennarello: «Sindaco cuore e cemento». Sullo storico lavatoio di via don Paolo Sala è stata realizzata con una bomboletta spray di colore verde la scritta «Meno cemento». C’erano anche altre scritte, ora coperte o non più visibili in altri punti del paese, ed era capitato anche che venissero affissi volantini in cui l’autore auspicava una maggior tutela dell’ambiente. Azioni di per sé tutto sommato innocue, se pur riprovevoli, in quanto si tratta comunque di imbrattamento di proprietà pubblica o privata. Ma il punto è che i gesti del mitomane non si sono fermati a proclami e slogan.
La mano dietro alle frasi sui muri, sarebbe la stessa che ha scritto ripetute lettere anonime fatte trovare in municipio e dirette contro l’amministrazione comunale in generale, ma anche specificatamente contro la persona del sindaco Colombo. In un escalation preoccupante: nelle ultime ci sarebbero anche minacce vere e proprie. È stata sporta denuncia e sul caso, come detto, si sta muovendo la Digos. Ma anche se delle intimidazioni il sindaco non intende parlare, tiene comunque a rigettare le accuse di aver sacrificato la natura al cemento.
«Il Pgt attuale prevede una riduzione di consumo di suolo superiore al 20% rispetto alle previsioni del Pgt del 2010 - ricorda - Non sono inserite nuove edificazioni, se non quelle già previste dallo strumento urbanistico precedente che, lo ribadisco, sono state comunque tagliate del 20%. Le nuove costruzioni in corso, come ad esempio il Piano di lottizzazione industriale di via Aldo Moro, si basano su convenzioni vecchie ancora valide, questa ad esempio risalente al 2008». Poi aggiunge: «Abbiamo spinto per favorire la rinascita dei vecchi nuclei e degli edifici abbandonati, togliendo i piani di recupero e permettendo quindi ai singoli proprietari di poter intervenire sugli edifici vecchi senza doversi accordare con altri privati, ma comunque rispettando le caratteristiche tecniche e storiche. Laddove erano presenti previsioni di edificazioni di più case in lotti continui, abbiamo inserito Piani convenzionati al fine di autorizzare solo interventi che in prospettiva consentano una edificazione ordinata senza creare problemi al territorio».
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