Una sola Protezione civile per la Valle San Martino

Un unico grande gruppo di protezione civile per tutta la Valle San Martino. Al quale faranno riferimento i singoli gruppi comunali che manterranno autonomia e coordinatore. Ieri sera, a Calolziocorte, la commissione territorio ha approvato il regolamento che sancisce il ritorno del gruppo sotto l’ala della comunità montana.

Un passaggio che l’amministrazione del sindaco Marco Ghezzi aveva annunciato da tempo. Per compierlo è stato necessario attendere a lungo. Tutte le amministrazioni della valle (Calolziocorte esclusa) andavano al voto. Terminata la tornata elettorale, l’argomento è stato subito ripreso e la questione chiusa. Il gruppo di Calolziocorte era nato una decina di anni fa. Era stato il sindaco Cesare Valsecchi a volerlo. Il gruppo era stato costruito pezzo per pezzo dall’assessore Sonia Mazzoleni. Che lo aveva anche guidato come coordinatore fino a qualche mese fa, quando le era succeduto Giancarlo Scaccabarozzi.

Con l’entrata del gruppo calolziese in Comunità montana, Scaccabarozzi resterà coordinatore ma dovrà raccordarsi agli altri e avrà un coordinamento superiore. «Con questo passaggio - sottolinea Cristina Valsecchi, assessore alla protezione civile - tutti i gruppi di protezione civile locale saranno avvantaggiati. In caso di calamità naturale, il coordinamento centrale renderà tutto più semplice».

Valsecchi rassicura anche i volontari (una trentina) che paventano la chiusura del loro gruppo. «Tutti i gruppi, compreso il nostro, resteranno operativi e godranno dei vantaggi della collaborazione. Potranno inoltre ottenere in prestito attrezzature da altri gruppi». L’assessore osserva inoltre che quanto sarà formalizzato, avviene già. «Spesso gli uomini del nostro gruppo collaborano con quelli di Vercurago quando si interviene sul torrente Gallavesa, che ha una sponda a Calolziocorte e l’altra a Vercurago».

Carlo Greppi, presidente della Comunità montana, è estremamente soddisfatto. «Avere gruppi di protezione civile grandi e sovraccomunali è un valore a livello nazionale. D’ora in poi, per il nostro gruppo diverrà più facile intervenire su un territorio ampio che ha tuttavia gli stessi problemi di natura idrogeologica».

Il presidente della Comunità montana sottolinea che la scelta di Calolziocorte permetterà di risolvere altri problemi. «Mentre Calolziocorte ha un suo gruppo, così come Carenno ed Erve, anche se composti da pochi uomini, non è così per Vercurago e Monte Marenzo, che da tempo si appoggiano alla comunità montana. Ogni gruppo manterrà la propria autonomia e il rispettivo sindaco darà disposizioni in caso di necessità. Tuttavia, avere a disposizione un gruppo più ampio, dotato di molte più attrezzature, renderà più facile organizzare le attività di prevenzione e programmare il lavoro. Senza dimenticare che questa collaborazione rappresenta un bellissimo messaggio a livello di comunità».

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