«Un referendum sulla casa di riposo»
Ma il sindaco respinge la proposta

GalbiateI 5 Stelle chiedono la consultazione popolare sulla vendita di Villa Serena Montanelli: «Mi pare abbastanza azzardata, resta valida la decisione presa sull’alienazione»

Il sindaco di Galbiate Giovanni Montanelli respinge la proposta di un referendum sulla vendita di Villa Serena.

Il futuro della casa di riposo di Villa Vergano, al 97% di proprietà dell’amministrazione comunale, non sarà deciso dopo aver ascoltato i cittadini, come invece proposto dal Movimento 5 Stelle.

«Ci sono i tempi tecnici»

Nella seduta dell’ultimo consiglio comunale si è infatti tornati a parlare della struttura la cui alienazione è stata stabilita dalla precedente amministrazione comunale, con termine entro la fine del 2021.

A riaccendere i riflettori su questa vicenda, il capogruppo dei 5 Stelle Giovanni La Colla: «Si tratta di una scelta politica compiuta dalla precedente amministrazione comunale e non di un obbligo di legge come si era provato a far credere. Crediamo sia opportuno utilizzare lo strumento del referendum consultivo previsto dallo statuto comunale, perché una scelta tanto importante non può essere demandata a poche persone della Giunta». Stesse ragioni espresse anche dal consigliere Mauro Meroni, sempre dei pentastellati: «Ci sono i tempi tecnici perché i cittadini possano essere opportunamente informati. Sarebbe un buon modo per riavvicinare i cittadini alla cosa pubblica come più volte affermato dal Sindaco. Si darebbe un segnale molto forte e l’esito non sarebbe comunque vincolate, lasciando all’amministrazione comunale la possibilità di scegliere anche differentemente».

«Procedura complessa»

La possibilità di effettuare un referendum sul tema, per altro già chiesta nel luglio 2018 dal don Marco Bassani, sacerdote di Villa Vergano, ha visto l’opposizione del sindaco Montanelli: «Al momento resta valida la decisione presa dal precedente Consiglio comunale di alienare Villa Serena. Oggi lo stato dell’arte è questo, ma prima di prendere una decisione definitiva mi riservo di valutare ancora esigenze, situazioni e differenti opportunità. Abbiamo ancora un po’ di tempo, anche se la procedura è complessa visto che andrà effettuato un bando europeo. Resta ancora la possibilità di decidere anche in maniera differente, ma la proposta di referendum mi pare abbastanza azzardata. I cittadini andrebbero sufficientemente informati sul tema e questo richiederebbe un processo abbastanza lungo».

Tra le motivazioni che avevano portato l’amministrazione Negri, che ha concluso lo scorso maggio il proprio mandato, alla scelta di vendere le quote Villa Serena Spa vi era il convincimento che per il Comune sarebbe stato impossibile sostenere negli anni le spese di ammodernamenti del ricovero, via via richiesti dalla Regione per mantenere l’accreditamento.

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