Cronaca / Circondario
Martedì 26 Gennaio 2016
Un ragazzo lecchese sul volo del terrore
American AirlinesLorenzo Montes, 18 anni, era sull’aereo partito da Miami che ha rischiato di precipitare
«Stavo dormendo, mi hanno svegliato le grida - il racconto dal Canada -. Tutto attorno a me era panico»
«Mi sono svegliato quando ho sentito la gente gridare: l’aereo stava precipitando. In quel momento non c’erano molti pensieri. L’unica domanda che credo tutti ci stessimo ponendo era “E adesso cosa succede?”».
Sicuramente una disavventura che non dimenticherà mai. Lorenzo Montes, 18 anni, campione di wakeboard, portacolori del Sambuca Sws Lecco, era sull’aereo che la scorsa notte ha rischiato di precipitare negli Stati Uniti.
Sette feriti
Un volo della compagnia American Airlines partito da Miami, in Florida, e diretto a Milano è stato costretto a un atterraggio di emergenza in Canada a causa di una forte turbolenza poco dopo aver intrapreso la traversata atlantica, a tre o quattro ore dal decollo.
Secondo le notizie diffuse dai media statunitensi, sono rimaste ferite sette persone, tre membri dell’equipaggio e quattro passeggeri, nessuno dei quali è comunque in pericolo di vita. Tra i passeggeri anche il direttore d’orchestra padovano Alvise Casellati, figlio dell’ex sottosegretario alla giustizia ed ex senatrice di Forza Italia Maria Elisabetta. A essere ferite soprattutto le persone che al momento della turbolenza si trovavano in piedi, e non sedute con la cintura di sicurezza allacciata.
L’aereo, un Boeing 767, aveva a bordo 192 passeggeri e undici membri dell’equipaggio. È atterrato all’aeroporto di St.John’s a Newfoundland, sulla costa orientale del Canada. Secondo il capitano Bertrand Lecocq, la forte turbolenza è stata causata dagli strascichi della tempesta di neve Jonas, che ha colpito la costa orientale degli Stati Uniti nel corso del weekend.
«Quando la turbolenza è iniziata stavo dormendo -racconta dal Canada Lorenzo, casa a Valmadrera con mamma Manuela Bassi e il fratello minore Andrea, di ritorno in Italia dopo aver trascorso qualche settimana a casa del padre, che vive a Miami -. Mi hanno svegliato le grida. All’inizio ero abbastanza tranquillo, sono abituato a viaggiare, ma a un certo punto ho pensato che l’aereo sarebbe davvero caduto. Attorno a me c’era il panico. È stato bravissimo il pilota, che in pochi istanti è riuscito a riprendere il controllo e a effettuare l’atterraggio d’emergenza. Una volta in aeroporto sono arrivati i vigili del fuoco e i medici hanno subito soccorso i feriti. C’era gente sotto choc, alcuni, quando ancora stavamo in aereo, erano stati costretti a ricorrere alla maschera con l’ossigeno. Quindi ci hanno fatto scendere e ci hanno accompagnati nell’hotel dell’aeroporto».
Ripartito stanotte
A meno di ritardi dell’ultima ora, Lorenzo si dovrebbe essere imbarcato ieri sera alle 20 orario canadese (mezzanotte da noi) e dovrebbe essere atterrato questa mattina alle 6 a Malpensa.
Assistenza adeguata alla situazione? «Sì, peccato che dovrò pagare il conto, mi hanno detto che ci rimborseranno in Italia, ma io non ho più soldi, non ho nemmeno la carta di credito. Speriamo non mi mettano in prigione», scherza il giovane campione, che ha frequentato l’istituto Bertacchi, indirizzo turistico-sportivo.
«Per fortuna è finito tutto bene, io sto bene e vorrei rassicurare tutti - conclude il giovane -. Spero però di poter recuperare la mia valigia, che è rimasta sull’aereo. Credo ce la imbarchino direttamente sul nuovo volo».
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