Cronaca / Circondario
Giovedì 30 Novembre 2017
Un pezzo di galleria
si abbatte su un’auto
L’episodio a Villa d’Adda, incrinato il parabrezza del veicolo: nessun danno alla conducente. È una giovane che abita in città: «Un grande spavento, comunque è andata bene, sono stata fortunata»
Poteva finire male, molto male. Per fortuna non ci sono stati danni alle persone, ma il parabrezza dell’auto è andato completamente distrutto. Ed è l’ennesimo esempio di come l’incuria, la cattiva progettazione, la scarsa manutenzione, la mancanza di precise responsabilità nell’esecuzione e gestione delle opere pubbliche e delle infrastrutture stradali possano mettere a rischio la salute e la vita delle persone.
Protagonista di questo ultimo, grave episodio, è una giovane di Calolziocorte che l’altro giorno è transitata nella galleria di Villa d’Adda. Una strada che percorre frequentemente, e dove transitano moltissimi lecchesi e meratesi, visto che si trova al confine e gli spostamenti delle persone non tengono certo conto dei confini amministrativi.
Un pezzo del soffitto della galleria si è staccato ed è atterrato sul parabrezza della vettura della giovane quasi sfondandolo. L’ha incrinato tutto, poteva finire in testa o in grembo alla ragazza, che si è dovuta fermare all’improvviso perché non vedeva più nulla ed ha preso un enorme spavento. Il pezzo di soffitto precipitato sull’auto - come testimonia la foto - per come ha incrinato l’auto non deve essere stato proprio piccolo.
«Tutto bene per fortuna nessun graffio. Forse per meritarmi questa fortuna qualcosa di buono ho fatto nella vita», commenta con filosofia la giovane Sibilla Motta, originaria di Torre de’ Busi ed oggi residente a Calolziocorte.
La giovane ha subito avvisato chi di dovere, i familiari prima di tutto, e poi la provincia di Bergamo, competente sull’opera. La galleria a quanto pare non è stata chiusa: «Ho dovuto litigare con la Provincia per far capire che cosa era successo, però so che dovranno fare seri controlli. Ho provato tantissima paura», è il commento più ricorrente. Non può non venire in mente quello che è successo al ponte di Annone sulla Superstrada 36 nel cui crollo è morto un uomo, o quello che si legge proprio in questi giorni nella gestione dell’emergenza a Rigopiano che è costata la vita a decine di persone.
La galleria di Villa d’Adda ha sofferto di infiltrazioni fin dalla sua realizzazione e sempre, anche d’estate dopo settimane di bel tempo, si vedono rigagnoli d’acqua che corrono lungo la discesa. Ha una scarsa illuminazione e pessima ventilazione per il ricircolo d’aria: «In moto rischio ogni volta di cadere o di essere investito, quindi preferisco fare la strada vecchia. Ma come ha fatto ad ottenere l’agibilità?», commenta ad esempio un centauro che frequenta molto spesso quella strada.
© RIPRODUZIONE RISERVATA