Cronaca / Circondario
Mercoledì 25 Agosto 2021
Troppi rifiuti sul “Sentiero della vasche”
E la pozza artificiale rimane senz’acqua
L’invaso che un tempo alimentava la filanda era diventato un’attrazione
Sta suscitando un mix di delusione e curiosità, nei turisti, l’inattesa scomparsa di una delle attrattive più gettonate lungo il rinomato “Sentiero delle vasche” che sale a San Tomaso. Una delle pozze più grandi è infatti senz’acqua.
Qui erano soliti fermarsi a fare il bagno e prendere il sole. A questo passatempo, decisamente ristoratore, si prestava la grande vasca che, però - sorpresa - stando a quanto si apprende, non aveva nulla di naturale.
Si tratta di un invaso artificiale, creato decenni orsono per alimentare, a mo’ di diga, l’antica filanda di via San Martino.
Ultimamente, l’iniziativa sarebbe da attribuire a una compagnia di giovani, solita frequentare la zona, che avrebbe scoperto il modo per mantenere l’invaso colmo, agendo su vecchie chiuse manuali o, più semplicemente, ostruendo i fori originariamente predisposti per lo svuotamento del bacino stesso.
Dunque, la “piscina” (non naturale, è bene ribadirlo, bensì artificiale) è ora vuota: sia che i giovani appassionati del luogo si siano stancati di frequentare il luogo e, soprattutto, di ripulirlo ogni volta; sia che l’ormai eccessiva notorietà abbia suscitato dubbi su responsabilità e legittimità di autogestire senza autorizzazioni il vascone, il risultato comunque non cambia.
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