Cronaca / Circondario
Martedì 26 Novembre 2019
Torre de’ Busi, scempio in palestra
Poi postano i video: presi i vandali
Penetrano nella palestra comunale e lasciano ampi segni del loro passaggio, impedendo persino il successivo utilizzo a studenti e associazioni del paese. Ma hanno la brillante idea di pubblicare i video della loro “epica serata” sui social: identificati, sono stati denunciati e dovranno rispondere dei danni.
Sono tutti ragazzi della zona gli autori dell’effrazione che si è verificata nel fine settimana a Torre de’ Busi. Sabato scorso, un gruppo di giovani del territorio ha deciso di trascorrere la serata in modo “alternativo”, scaricando tutta la propria “noia” (ma anche la propria maleducazione e la mancanza di rispetto) sulla palestra: forzato un ingresso, hanno rubato un estintore. Non prima, però, di avervi fatto festa, considerato il fatto che è stato trovato la domenica.
Come ha riferito il sindaco Eleonora Ninkovic, furiosa dopo l’ennesimo atto vandalico rilevato in paese (non necessariamente dallo stesso gruppo comunque): porta e infisso rotti, un estintore sottratto, sigarette spente sulla pavimentazione della palestra. Per non parlare del fatto che qui hanno fatto anche i propri bisogni (senza utilizzare i servizi igienici) e hanno pure vomitato.
«Non hanno potuto utilizzare la palestra l’associazione che ci va la domenica e nemmeno i ragazzi delle medie per le ore di ginnastica e l’associazione judo. I festini possono farli a casa loro, non nelle proprietà altrui e in particolare quelle della comunità. Per quale motivo i danni fatti da questo gruppo dovrebbero essere pagati da tutta la cittadinanza?». Tanto più che sono subito stati identificati: «Ci sono i loro video, postati da loro, salvati e inviati alle forze dell’ordine: ora si procede come consente la legge. Siamo o no in un paese civile? Abbiamo i nomi, oggi (ieri, ndr.) vado in caserma a Cisano e procedo con le denunce. E chi è maggiorenne in seno alla compagnia presente, ora impara le conseguenze dei propri comportamenti. Forse così si rieduca qualcuno».
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