T-Red, duemila multe in cinque mesi a Calolziocorte. Contratto rescisso

Duemila multe circa e un contratto rescisso alla pari con la società trentina che gestiva il T-Red. Questo il bilancio finale della breve esperienza di controllo automatico dell’intersezione tra corso Dante e via Galli, lungo la trafficatissima Lecco-Bergamo.

A tirare le somme, a tre settimane dalla decisione di spegnere l’impianto che ha fatto tremare automobilisti e motociclisti, e visto la fila di cittadini a chiedere spiegazioni fuori dall’ufficio della polizia locale, il sindaco Marco Ghezzi.

«Il contratto - spiega il primo cittadino - è stato rescisso e chiuso alla pari. Non è tuttavia vero che abbiamo speso 139 mila euro, come qualcuno della minoranza afferma. Quella era la cifra preventiva su due anni e anche nel caso in cui fosse stata attivata la ztl per evitare il passaggio dei tir dal centro della città».

In cinque mesi o poco meno, l’impianto ha elevato circa 2000 multe. A fronte di numero così elevati, ma anche davanti alle numerose proteste dei cittadini, in municipio hanno deciso di fare un passo indietro.

«Prima di accendere il T-Red - ricorda il sindaco - abbiamo atteso un anno. Tuttavia, non potevamo andare oltre visto che avevamo firmato un contratto di due anni. A un certo punto, ci siamo però resi conto che le sanzioni erano molte di più di quelle che avevamo ipotizzato. Circa la metà, diciamo un migliaio, sono multe elevate ad automobilisti che sono passati con il rosso. E quindi incontestabili. L’altra metà, invece, riguarda soprattutto motociclisti che sono stati sanzionati per avere oltrepassato la linea di arresto. Nella maggioranza dei casi, sono motociclisti che hanno superato la linea continua, sorpassato le auto incolonnate, e si sono fermati. Purtroppo, il sistema automatico non riesce però a distinguere tra chi ha superato la riga di pochi centimetri e chi invece è andato molto oltre. Non potendo fare noi questa distinzioni, abbiamo deciso di tagliare la testa al toro, e spegnere il T-Red».

Resta il problema dei rossi “bruciati”, circa un migliaio, che giustificano la scelta dell’amministrazione Ghezzi di installare un secondo T-Red all’incrocio dopo quello collocato tre anni fa in corso Europa.

«Sicuramente - prosegue Ghezzi nel suo ragionamento - non possiamo stipulare un altro contratto. Faremo perciò una rotonda a raso. Quando? L’idea è di inserirla nel programma delle opere pubbliche del prossimo anno. Occorrerà reperire i fondi necessari, almeno 100 mila euro, quindi le aree per ricavare gli spazi necessari, fare il progetto e seguire tutta la trafila. Ad andare bene, servirà un anno di tempo».

Da oggi ad allora, di conseguenza, resterà irrisolto il problema che aveva spinto l’amministrazione comunale a monitorare l’intersezione e multare tutti quelli che non rispettano il codice della strada, mettendo in pericolo l’altrui vita, oltre che la propria.