Cronaca / Circondario
Martedì 13 Marzo 2018
Sul parco del Barro spunta la canapetta
Un’erba rara contro la caduta dei capelli
GalbiateLa Galeopsis Segetum verrà prodotta per conto di un’industria farmaceutica Già estinta nel Regno Unito e minacciata nel resto d’Europa, è al centro di un progetto di coltura
Il Parco Monte Barro guarda ai privati e, in particolare, all’industria farmaceutica: nel 2018 una delle principali novità sarà la «produzione sperimentale – spiega il presidente, Federico Bonifacio – di una pianta rara, la Galeopsis Segetum, di interesse farmaceutico, per conto della “Indena Spa”»: più semplicemente, è la canapetta campestre, già estinta nel Regno Unito e del cui stato di conservazione non si sa quasi nulla in larga parte d’Europa, tanto la specie è minacciata; nel “Centro flora” del Parco Monte Barro – l’unico riconosciuto dalla Regione, in tutta la Lombardia - si tenterà di riportare questi piccoli fiorellini bianchi con macchie gialle in vita e in auge, in quanto preziosi per produrre farmaci destinati a contrastare la caduta dei capelli.
Passi da gigante
Inoltre, «il Parco resta partner del progetto “Fiorume 2.0” – ricorda Bonifacio - finanziato per oltre 98mila euro, che si concluderà entro l’anno». Fiorume: chi era, costui? Da questo illustre sconosciuto, il “Parco Monte Barro” è partito, compiendo passi da gigante: nel 2012, fu pioniere di un progetto per valorizzare prati “donatori” di semente nostrana (in gergo tecnico, si dice autoctona), da certificare nel “Centro flora” di Villa Bertarelli e poi impiegarlo per risanare altri prati, malandati, o per crearne di nuovi. Il Parco, poi, ha intrapreso la prima produzione dei prototipi di macchine italiane per la raccolta proprio del fiorume: il budget per questa evoluzione del progetto è stato di 17.000.
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