Cronaca / Circondario
Domenica 14 Agosto 2016
“Suk” da chiudere?
«Macché uno per quartiere»
Calolziocorte, Barindelli (Rifondazione) gioca al rilancio: «È una realtà che va valorizzata su aree pubbliche» Altro che centri commerciali: si potrebbero «rivitalizzare le varie zone del paese creando anche aggregazione»
Il “suk” non ha ancora chiuso, come era stato annunciato: ci sono contratti in essere i cui termini vanno rispettati, per cui si dovrà probabilmente attendere l’inizio del prossimo anno per vedere scomparire il “mercatino” dell’usato dal Lavello.
Nel frattempo, però, c’è chi torna alla carica per chiedere non soltanto che questo spazio non venga chiuso ma che, anzi, venga valorizzato e ridistribuito nelle varie zone della città. È Giancarlo Bandinelli, segretario regionale di Rifondazione Comunista oltre che calolziese, a tornare alla carica su questo tema.
«Diversamente dalla Lega Nord, penso che quest’attività debba essere riqualificata e ampliata su diverse aree pubbliche comunali, così come avviene in molte città – ha esordito -. Questi luoghi rappresentano un positivo e importante momento di aggregazione e, perché no, anche di affarucci per chi vende e chi compra».
Barindelli invita «ad avviare subito una discussione, per mettere a disposizione in più quartieri aree pubbliche, dove il sabato e la domenica si possano tenere dei mercatini del riuso suddivisi per categorie merceologiche. Ad esempio: in un quartiere libri, oggetti musicali, quadri e oggetti da collezione; in un altro abbigliamento, scarpe, giocattoli; in un altro ancora mobili, soprammobili, accessori per cucina e così via». Il tutto «con regole basate su ragionevolezza e buon senso oltre che nel rispetto delle leggi» e il coinvolgimento di commercianti e hobbisti locali.
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