Cronaca / Circondario
Sabato 19 Marzo 2016
Stop al Linguistico
C’è un piano segreto
della Provincia
Ecco le ragioni del taglio di una classe prima: «Al vaglio la revisione della dislocazione degli istituti». Tra le ipotesi il trasferimento del Manzoni, destinato a lasciare la sede di via Ghislanzoni, in una sede unica nella palazzina di via XI Febbraio dove ora già convivono alcune sue classi con quelle dei geometri
Una classe in meno al liceo linguistico Manzoni. Trenta ragazzi che dovranno essere orientati verso altre scuole. Scoppia la polemica. I genitori vogliono chiarezza.
L’Amministrazione provinciale competente per le scuole superiori, dice che non ci sono gli spazi. I genitori controbattono rimarcando che le aule ci sono.
«Comprendo le lamentele delle famiglie e capisco le loro rimostranze, ma allo stesso tempo l’Amministrazione provinciale ha le sue ragioni. Stiamo valutando un progetto di revisione delle dislocazioni di alcune scuole superiori e dobbiamo fare i conti con gli spazi». Marinella Maldini, consigliere provinciale delegato all’istruzione che da tempo segue la questione della carenza di spazi nelle scuole prende tempo.
Il liceo necessiterebbe di una sede unica, ma l’Amministrazione provinciale non riesce a trovare gli spazi. Ci sarebbe però quel piano di revisione della dislocazione di alcune scuole superiori, tenuto “segreto” da villa Locatelli, e che sembrerebbe avere in serbo delle sorprese, come il trasferimento dell’indirizzo geometri al Rota di Calolziocorte. E senza i geometri si libererebbe tutta la palazzina di via XI Febbraio.
Nei prossimi mesi il Comune, proprietario del palazzo di via Ghislanzoni, in parte affittato all’Amministrazione provinciale proprio per il liceo Manzoni, attuerà una verifica statica sull’immobile. Verifica statica antisismica, dopo il crollo del contro soffitto di due anni fa in un’aula della media Grossi. Se tutto andrà bene nessun problema. In caso contrario sarà necessario trovare una nuova sede per il liceo Manzoni.
I genitori intanto non si arrendono. «Il 23 marzo ci incontreremo con il presidente dell’Amministrazione provinciale Flavio Polano, a cui chiederemo risposte concrete. Poi valuteremo anche un incontro con il provveditore Luca Volonté», fanno sapere i referenti del comitato.
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