Sta meglio il bimbo di un anno e mezzo caduto dalla finestra ad Airuno

La mamma: «E’ ancora ricoverato, ma i medici dicono che sta bene. Un vero miracolo»

Il piccolo Mohamed sta bene. Nonostante il volo di dieci metri dalla finestra del terzo piano dell’appartamento di via Consorziale dove abita insieme alla mamma e alla famiglia di quest’ultima, non si è fatto praticamente nulla. Se si esclude un piccolo ematoma, la caduta non gli ha provocato alcun tipo di trauma. Nessun danno interno e neppure fratture.

«I medici dell’ospedale di Bergamo dove è stato ricoverato - racconta la mamma, una ragazza poco più che ventenne che al momento dell’incidente non era in casa, ma al lavoro in un supermercato di Olginate - ci hanno chiamato e detto che mio figlio sta bene. È sveglio e non ha nulla. Lo tengono in ospedale sotto osservazione, ma non ha nulla. Ci hanno detto che se dovesse succedere qualcosa ci chiameranno ma, per ora, è andato tutto bene».

Intanto, la nonna ha chiarito la dinamica dell’incidente che avrebbe potuto concludersi in tragedia e che solo per una serie di circostanze fortuite si è invece concluso con un grande spavento per la famiglia e l’intero paese. «Il piccolo era qui in salotto e, come suo solito, giocava con la maniglia della finestra. Era arrampicato sul divano, il cui schienale è appoggiato al muro sotto alla finestra. Apriva e chiudeva la maniglia a scatto in continuazione, come fa di solito. A un certo punto, deve avere tirato verso di sé la finestra, deve averla aperta ed essersi sporto ed è caduto». Quando il bimbo è volato di sotto, nel salotto non c’era nessuno. «Ero in camera da letto a rifare la stanza - continua la nonna. - La mia figlia più piccola, la zia di Mohamed, ha detto: “Mamma, la finestra è aperta”, quando è arrivata in salotto. Ho chiesto: “Dov’è il bambino?”. Mia figlia si è sporta e l’ha visto di sotto».

Mentre la nonna scendeva le scale per recuperare il bimbo di un anno e mezzo, la figlia ha chiamato il 112 per chiedere aiuto. «Mohamed era in mezzo all’aiuola. Respirava ma aveva gli occhi chiusi. L’ho portato in casa e steso sul tappeto. Poi sono arrivati i soccorsi che gli hanno tagliato i vestiti per farlo respirare meglio. Dopo un po’, il bimbo si è messo a piangere. Allora lo hanno sedato e alla fine lo hanno portato via. Fortunatamente, sta bene. È stato davvero fortunato».

La mamma ha raccontato che il bimbo «è molto allegro e vivace» e che gioca spesso a salire sul divano. Di solito, il divano è spostato verso un’altra finestra, più a destra, che dà sul balcone. Al bimbo piace arrampicarsi per guardare di sotto le auto che entrano dal cancello e attraversano il piazzale. Così come si diverte a muovere la maniglia in alto e in basso, per produrre rumore. Nessuno però al terzo piano dell’appartamento del condominio Filca avrebbe mai pensato quello che è accaduto l’altro pomeriggio. Solo per caso il bimbo è caduto proprio in mezzo all’aiuola, sulla terra ancora fradicia della pioggia degli ultimi giorni e quindi più morbida. Per questo, l’impatto dai dieci metri è stato in parte attutito e il bimbo è rimasto illeso. Ma se solo fosse caduto appena un metro più in là, l’esito sarebbe stato sicuramente diverso.

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