Cronaca / Circondario
Martedì 09 Gennaio 2024
«Siamo i carabinieri, vostro figlio è grave»
Ma era tutto un imbroglio dei ladri
Calolziocorte Ore di ansia per una coppia accorsa in ospedale: rientrando, tutto sottosopra
Calolziocorte
«Suo figlio ha avuto un incidente ed è in fin di vita all’ospedale». Dall’altro capo del telefono, la voce di una persona che si è spacciata per carabiniere.
Per questo, quando ha ricevuto la telefonata, una famiglia di Calolziocorte non ha esitato un attimo prima di salire in automobile e raggiungere l’ospedale di Lecco alla ricerca del figlio minorenne che avrebbe avuto il terribile incidente stradale. Una ricerca disperata e affannosa, che ha causato anche un malore alla donna, ma che alla fine si è rivelata inutile perché il ragazzo stava bene.
Solo dopo qualche ora, i malcapitati hanno capito il motivo di quella strana telefonata. Rientrati, hanno infatti trovato la casa completamente sottosopra. Quelli che poche ore prima li avevano chiamati informandoli del terribile incidente avevano infatti smesso le (false) divise dei carabinieri per indossare quelle (vere) dei ladri.
E così, in quelle due ore in cui la casa è rimasta in loro balia, l’hanno setacciata da cima a fondo, rubando denaro e gioielli, tra cui bigiotteria scambiata per vera.
A denunciare l’accaduto, che risale al primo pomeriggio dello scorso 31 dicembre, la stessa derubata, che ha raccontato l’episodio all’assessore Cristina Valsecchi affinché diffondesse la voce e mettesse tutti i cittadini in allerta.
«Non è la prima volta che accade una cosa simile, di questi tempi. La derubata ha voluto però raccontare quello che le era accaduto per evitare che altri cadano nella stessa trappola», ha spiegato l’assessore.
Proprio ieri, infatti, nel mirino dei delinquenti è finita anche un’anziana che abita a Torre de’ Busi. Anche in questo caso, i sedicenti carabinieri hanno raccontato che il figlio aveva avuto un incidente. Per evitare che finisse nei guai, occorreva pagare una grossa cifra, subito. L’anziana, che dalla finestra di casa vedeva l’auto del figlio, non ha però abboccato. Quando ha detto agli sconosciuti che la stavano chiamando che avrebbe telefonato ai carabinieri con il cellulare, questi hanno attaccato.
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