Rissa in stazione, scatta l’arresto
Tanti i controlli, ma resta l’insicurezza

Calolziocorto L’ennesimo episodio ha fatto finire davanti al giudice un giovane di 25 anni - Anche il prefetto ha indicato lo scalo ferroviario come uno dei punti critici del territorio

Una nuova rissa in stazione a Calolziocorte terminata con l’aggressione a un carabiniere. Brahim Zrour, 25 anni, tunisino, con casa a Lecco dopo aver vissuto a Malgrate, è stato arrestato nella mattinata di venerdì per il reato di resistenza a pubblico ufficiale.

Il giudice del Tribunale di Lecco Gianluca Piantadosi, nel convalidare l’arresto, ha disposto l’obbligo di firma per tre giorni alla settimana, a fronte di una richiesta della Procura di divieto di dimora in città. L’avvocato difensore Ilaria Guglielmana ha chiesto e ottenuto i termini a difesa, con il rinvio del processo per direttissima.

Pugno nello stomaco

L’udienza di venerdì pomeriggio è stata però l’occasione in cui ricostruire quanto accaduto. I carabinieri hanno riferito di essere intervenuti in stazione a seguito della segnalazione di un litigio fra tre persone. All’arrivo dei militari, Zrour sarebbe stato visto colpire una delle altre persone. Accortosi della presenza delle forze dell’ordine, il cittadino tunisino, per guadagnare una via di fuga, avrebbe quindi strattonato e colpito con un pugno allo stomaco uno dei carabinieri, venendo però immediatamente bloccato e arrestato. Sentito dl giudice Piantadosi, ha però negato ogni responsabilità. Due versioni contrastanti che saranno discusse in sede processuale.

Giò condannato

Quanto accaduto venerdì riporta l’attenzione sul tema della sicurezza nella zona della stazione calolziese, da tempo al centro di continui episodi di violenza con il più grave avvenuto ad agosto con l’omicidio a coltellate di Malcom Mazou Darga, 23 anni del Burkina Faso. Le indagini sul presunto assassino, Haruna Guebre, 25 anni, connazionale della vittima, sono ancora in corso. In questi quattro mesi non avrebbe mai parlato, con gli inquirenti che starebbero continuando a seguire, fra le altre, anche la pista del debito di droga.

E che la stazione di Calolziocorte, insieme a quella di Lecco, sia uno dei punti critici dell’intero territorio provinciale, lo ha confermato anche il prefetto Sergio Pomponio nel discorso di fine anno, nel quale ha indicato le priorità per la sicurezza urbana lecchese, facendo esplicito riferimento alla situazione calolziese.

Tornando a Zrour, non è la prima volta che è chiamato a comparire in Tribunale. Il prossimo 26 gennaio si aprirà infattio il procedimento a suo carico per lesioni aggravate per la presunta aggressione avvenuta a Malgrate, nell’agosto dello scorso anno, ai danni del pugile calolziese Luca Marasco e terminata con il ferimento alle braccia di quest’ultimo. Marasco sarebbe stato colpito con un coltello dal cittadino tunisino. Negli scorsi mesi, Zrour è stato anche condannato in primo grado a un anno e due mesi per una violentissima rissa in viale Turati, anche in quel caso terminata con il ferimento di due agenti della Polizia e il lancio di sampietrini contro l’ambulanza che era intervenuta per soccorrere proprio lo stesso venticinquenne malgratese.

© RIPRODUZIONE RISERVATA