Quarto ponte, a un mese dall’inaugurazione cantiere ancora fermo

Una ruspa. Qualche sbarra di ferro. Una rete arancione che corre tutt’intorno. Si presenta così il parco Addio Monti di Pescate. Era il primo marzo quando quella stessa area si riempiva di autorità locali e giornalisti per l’inaugurazione del tanto atteso cantiere del quarto ponte. Fu addirittura il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini a dare il primo colpo di benna con la ruspa.

Ecco, da quel giorno non sembra essere cambiato nulla. Dietro alla rete arancione, il parco si presenta pressoché identico a prima solo che ora i cittadini non vi possono più accedere. Si sapeva che sarebbero stati necessari almeno altri dieci giorni dopo la visita del ministro per l’apertura vera e propria del cantiere. Di giorni, però, ne sono passati trenta.

Secondo il cartello appeso di fianco al cancello d’ingresso, i lavori dovrebbero durare 700 giorni e dovrebbero terminare entro il 26 gennaio 2026, ovvero dieci giorni prima dell’avvio dei giochi olimpici di Milano – Cortina 2026. Per altro, anche quando la Aleandri Spa di Bari, l’impresa vincitrice dell’appalto di Anas, avrà completato l’opera, le discussioni non saranno di certo finite. Il comune di Lecco, infatti, attende ancora che Anas presenti delle alternative per lo svincolo in uscita dal quarto ponte lato Pescate, indispensabile per poter rendere l’infrastruttura percorribile anche in uscita dal capoluogo e non solo in entrata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA