Quarto ponte, attesi per metà ottobre i componenti dell’impalcato

«A metà ottobre dovrebbero arrivare i componenti dell’impalcato». Si percepisce tanto entusiasmo nel racconto di Dante De Capitani. Dopo essersi battuto a lungo per l’avvio dei lavori, ora il primo cittadino di Pescate è tra i più attenti osservatori locali di un cantiere, quello per il cosiddetto “quarto ponte”, fondamentale per alleviare la pressione sul sistema viabilistico lecchese.

«Negli ultimi mesi – spiega De Capitani – l’impresa si è concentrata sulle fondamenta del viadotto. Lavori necessari per sorreggere la struttura ma poco visibili. Da alcune settimane, invece, il cantiere inizia ad avanzare anche in superficie». Secondo il progetto, il nuovo viadotto può essere diviso in tre parti: la rampa di ingresso lato Pescate, lunga 125 metri; il ponte sull’Adda, adiacente al ponte Manzoni, lungo 334 metri; la rampa di uscita lato Lecco, lunga 120 metri. «I cilindri che si vedono nel lago – prosegue il primo cittadino pescatese – sono le cosiddette “camicie” che ospitano le armature in ferro e acciaio. Queste strutture sono costituite da tubi del diametro di 3,2 centimetri quindi sono molto pesanti. Una volta posizionate le armature, si procede a gettare il calcestruzzo. Dopodiché, si alzano i pilastri di fondazione».

La prima parte del ponte, quella lato Pescate, poggerà su cinque pilastri di fondazione. Quella centrale, a scavalco dell’Adda, ne avrà tre. «In due delle pile dal nostro lato – precisa De Capitani – è stato già gettato il calcestruzzo. Intorno a metà ottobre è previsto l’arrivo dei componenti in acciaio della prima parte dell’impalcato, prodotti da una ditta del veronese. Ognuno di questi componenti è lungo dieci metri. L’assemblaggio avverrà qui in cantiere. Dopodiché, quando il calcestruzzo sarà maturato, dopo ventotto giorni dalla gettata, si procederà a posare la prima parte dell’impalcato». Per velocizzare lo svolgimento dei lavori, De Capitani ha autorizzato l’installazione di un impianto di betonaggio nell’area di cantiere. «Per gettare il calcestruzzo nel pilone centrale dei tre collocati nel lago – sottolinea il sindaco – sarà necessario chiudere una corsia del ponte Manzoni, quella in direzione nord, per una notte. Non sappiamo ancora quando ciò avverrà. Quando poi tutte le “gambe” del ponte saranno pronte, si potrà iniziare a collocare anche l’impalcato in acciaio dal lato di Lecco. Mentre a Pescate la struttura sarà posata sopra i pilastri, dall’altra parte sarà spinta. Se dovessero riuscire ad avviare quest’operazione entro fine anno, allora il cantiere sarebbe in anticipo».

Al netto di questa eventualità, l’importante è che il cantiere proceda secondo i piani e l’opera sia pronta per la fine del 2025. “Sono molto soddisfatto. – commenta De Capitani - Procede tutto bene, senza intoppi, sia a livello operativo sia sul fronte amministrativo. I funzionari di Anas stanno supervisionando l’avanzamento dei lavori con grande attenzione e da vicino. Nell’area di cantiere si trova un tecnico di Anas praticamente tutti i giorni”. Nel complesso, la realizzazione del quarto ponte comporta un investimento lordo, comprensivo di oneri per la sicurezza, pari a 28.349.065 euro. I lavori sono stati affidati all’impresa barese Aleandri spa.

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