Cronaca / Circondario
Mercoledì 26 Giugno 2024
Pirata di Bartesate, indagini concluse dalla polizia municipale di Galbiate
Il magistrato deciderà nelle prossime ore. A causa dell’urto con il veicolo è morta Luisa Spreafico, 69 anni
La polizia municipale ha concluso le proprie indagini sull’incidente del quale è rimasta vittima la 69enne Luisa Spreafico - malgratese, ma con seconda casa a Bartesate - investita lunedì all’altezza dell’ex scuola materna della frazione, lungo la Galbiate-Colle. La donna era sul ciglio della strada provinciale quando, per l’urto causato dal veicolo pirata, è finita oltre il guardrail.
L’ipotesi è che sia successo attorno alle 10.30; all’arrivo dei soccorritori, alle 10.50, era già in arresto cardiaco. Le indagini, con un’attività interforze svolta con i carabinieri della stazione di Olginate, hanno preso avvio immediatamente. Alla luce delle risultanze, il magistrato che le coordina potrebbe assumere decisioni già nelle prossime ore. La persona ritenuta responsabile dell’omissione di soccorso e della morte di Luisa Spreafico potrebbe abitare nelle vicinanze: d’altronde, la provinciale Galbiate-Colle è frequentata da forestieri solo nei weekend, quando diventa una pista per i motociclisti attratti dalle sue curve e controcurve. Non è normalmente un percorso per il traffico di attraversamento, se non diretto a Ello, Dolzago e dintorni.
Le indagini hanno comunque richiesto di mettere a confronto testimonianze, oltre a incrociare le registrazioni degli impianti di videosorveglianza municipale. In particolare, si è trattato di individuare tutti i veicoli in transito nel presunto arco temporale, nel tratto presidiato a valle dalle telecamere situate all’incrocio con via IV Novembre e, a monte, in piazzale Mattei, verificando le attinenze con quanto riferito da chi sopraggiungeva, o era passato da poco o abita non lontano dal luogo esatto dell’incidente.
Oltre a risalire al veicolo e, attraverso la targa, all’intestatario, il nodo da sciogliere è però anche chi fosse al volante. Nonostante gli appelli delle forze dell’ordine, nessuno si è costituito per riferire spontaneamente sulle proprie responsabilità.
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