Cronaca / Circondario
Mercoledì 20 Dicembre 2017
Per la morte della piccola Beatrice
la causa davanti al giudice civile
La famiglia ha chiesto il risarcimento del danno a tutti i condannati per la tragica fine della piccina
Udienza civile, davanti al giudice Dario Colasanti, ieri mattina in Tribunale a Lecco per la morte della piccola Beatrice Locatelli, la bimba di 5 anni rimasta schiacciata da un pesante cancello in ferro nel cantiere edile a pochi passi dalla sua abitazione, il 12 maggio 2007.
La famiglia della piccina, assistita dall’avvocato Giuseppe Rusconi, ha chiesto il risarcimento del danno patito, oltre alla provvisionale immediatamente esecutiva già determinata dai giudici nel processo penale. Che si è concluso nel 2014 con la sentenza della Corte di Cassazione, che ha stabilito la condanna di tutti gli imputati. I giudici romani avevano confermato le coincidenti sentenze di primo e secondo grado. La pena più pesante, 2 anni e 4 mesi, è stata quella irrogata a Giuseppe Monti, il fabbro che aveva montato il cancello. Condannato a un anno e due mesi il figlio Maurizio Monti, che lo aveva aiutato nei lavori. Entrambi erano difesi dall’avvocato Marilena Guglielmana, Quindi Davide Dell’Oro, responsabile della sicurezza di quel cantiere (due anni la pena) e Matteo Bugatti, direttore dei lavori (un anno e sei mesi), difesi dall’avvocato Umberto Tomalino. Condannati, infine, anche i tre committenti dei lavori, vale a dire i proprietari della villetta di via Magistris nella quale erano in corso i lavori, Emilio e Franco Brioschi (un anno e dieci mesi) e Teresa Rusconi (un anno): i tre erano difesi dall’avvocato Stefano Pelizzari e ora nel processo civile dal collega Fabrizio Consoloni.
Quel 12 maggio 2007 la bimba, assieme alla sorella più granda, stava giocando con alcuni amichetti nelle vicinanze di casa, quando si era sentito un boato. Uscito a vedere cosa fosse successo, il padre aveva scorto la bimba sotto il pesante cancello.
Ieri il giudice si è riservato una decisione: potrebbe ammettere le istanze istruttorie e quindi approfondire la causa oppure rigettare la richiesta dell’avvocato Rusconi, ritenendo il danno risarcito con la provvisionale stabilita dai giudici penali, o ancora stabilire autonomamente l’ammontare del risarcimento. Troppo presto per conoscere la sua decisione.
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