Cronaca / Circondario
Domenica 08 Luglio 2018
Pensione dopo 37 anni tra i fascicoli
Il grazie in Tribunale a Lombardini
Parole d’affetto e di stima del presidente Ersilio Secchi al dipendente Lombardini che lascia l’attività
«Per 37 anni nel tribunale, dopo i sei anni in impegni privati. Mario Lombardini vanta 43 anni di lavoro. Questo è un momento triste perché un nostro amico ci lascia dopo un lungo servizio. Il gran numero di persone presenti oggi, caro Mario, le dimostra l’affetto e il bilancio della fatica del lavoro. Lei è stato un collaboratore solerte e prezioso posso dire che vorrei contare su altri 20 anni dei suoi».
Il presidente del tribunale Ersilio Secchi ha esaltato un dipendente pubblico esemplare, che conquista la pensione, da inizio mese. Nella sala del giudice preliminare, il presidente Secchi ha aggiunto: « Caro Mario ora testimoni in mezzo alla gente del nostro impegno nell’amministrazione della giustizia, in tempi di delegittimazione delle istituzioni».
Presenti giudici e magistrati, funzionari e colleghi di tribunale e procura della Repubblica, esponenti di forze di polizia, gli ha fatto eco l’avvocato Antonio Corti presidente dell’ordine. Il momento della targa ricordo, poi il dono dei colleghi e Mario Lombardini, nato a Valmadrera il 5 maggio 1960, è stato costretto a cedere alle emozioni, da protagonista di decine di migliaia di spostamenti di fascicoli, atti, documenti, fotocopiature e fascicolazioni di copie; consegna e ritiro fascicoli delle cause civili, contatti con avvocati e loro impiegati.
Nelle attività di supporto a infinite pratiche, Mario Lombardini, ha spiegato: «Mi sono sempre sentito impegnato nel collaborare con tutti. Non ho molto da dire. Vi ringrazio tutti». E fra le persone più emozionate le moglie Cristina nel fare presente al cronista: « Dopo il lavoro, le sue passioni sono sempre state: la caccia, la pesca e i funghi. Il pesce preferito? La trota ». In famiglia non ha nascosto l’orgoglio di esserne il padre Arturo, già dipendente comunale. Fra chi l’ha abbracciato abbiamo colto la nota di lode e timore: « Più che fare la festa, oggi bisognerebbe fare il piagnisteo. Con la sua assenza per la pensione, da ora in poi siamo in presenza di un bel problema ».
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