Partecipazione da record al settimo Premio Paolo Cereda

La risposta delle scuole lecchesi è stata, ancora una volta, molto significativa, battendo il record delle edizioni precedenti: pervenuti gli elaborati di trentadue classi del territorio lecchese

Lecco

Con trentadue classi iscritte la settima edizione del premio Paolo Cereda è già un successo. “Erano cosa loro, ora sono casa di tutti” il tema dell’iniziativa di Libera coordinamento di Lecco in collaborazione con l’Ufficio scolastico territoriale con il sostegno della Fondazione comunitaria del lecchese, dedicato alle scuole medie e superiori per suggellare l’impegno dei giovani per la legalità e la cittadinanza attiva. La risposta delle scuole lecchesi è stata, ancora una volta, molto significativa, battendo il record delle edizioni precedenti: sono pervenuti gli elaborati di trentadue classi del territorio, di questi diciassette delle medie e quindici delle superiori.

Come per lo scorso anno, per i partecipanti al bando è stato pensato un percorso formativo ad hoc presso i beni confiscati restituiti alla collettività più importanti del territorio: Fiore cucina in libertà ristorante pizzeria della legalità ex Wall Street di via Belfiore; il Giglio centro di aggregazione per anziani in via Ghislanzoni a Pescarenico e le Querce di Mamre centro diurno integrato per anziani ex casa del boss a Galbiate; che hanno permesso alle classi di approfondire il tema del bando. Come previsto dal regolamento, saranno premiate cinque classi con l’assegnazione di un contributo di 1.000 euro finanziato dal fondo Paolo Cereda, fondo memoriale attivato presso la Fondazione comunitaria del lecchese.

Per far conoscere il fondo Paolo Cereda, che da quest’anno sostiene le attività di formazione e i premi del bando e le attività che promuove il coordinamento di Libera Lecco, il coro “Fermenti di pace” presenta il concerto “Soy pan soy paz” in programma venerdì 9 maggio alle 21 alla chiesa del Caleotto in via Baracca.

Sul territorio lecchese Paolo Cereda è stato una voce, il motore del progetto di riutilizzo di un bene confiscato come la ex pizzeria Wall Street oggi Fiore cucina in libertà, un bene sottratto alle cosche che Paolo, in qualità di referente per la provincia di Lecco di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, si è speso con ogni mezzo per la riaffermazione del valore sociale della confisca alle mafie.

Paolo è scomparso il 12 settembre 2017 dopo una vita di responsabilità professionale e impegno civile a sostegno dei più deboli. Prima di essere stato il referente di Libera a Lecco, è stato, dal 1987 al 1994, con il Celim, centro laici italiani per le missioni, prima in Zambia e Costa D’Avorio e poi, dal 1995 al 1999, con Caritas italiana, come responsabile del progetto “Grandi laghi” in Rwanda, Burundi, Congo, Tanzania, Kenya; con Jrs il servizio dei gesuiti per i rifugiati ha curato diversi progetti d’accoglienza dei profughi; infine ha lavorato per il consorzio “Farsi prossimo” di Caritas Ambrosiana. Dal 2003 aveva preso servizio in Comune a Valmadrera come funzionario dei servizi sociali e poi dei servizi civici.

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