Palude delle Foppe, non si fa:
il Comune di Brivio dice di no

A distanza di tre anni dalla presentazione del progetto denominato “ We draw a green future”, volto alla riqualificazione dell’area da 25.000 metri quadrati posta intorno al fiume Adda, si registra una battuta d’arresto che influisce pesantemente sull’iter esecutivo sul terreno di proprietà dell’azienda calolziese Ita Spa

A distanza di tre anni dalla presentazione del progetto denominato “ We draw a green future”, volto alla riqualificazione dell’area da 25.000 metri quadrati posta intorno al fiume Adda, si registra una battuta d’arresto che influisce pesantemente sull’iter esecutivo sul terreno di proprietà dell’azienda calolziese Ita Spa. Il progetto riguardante la palude in località Foppe, aggiornato nel 2022 e poi ancora nel 2023, non può proseguire il proprio percorso a causa di una convenzione da sottoscrivere con il Comune di Brivio per l’area che verrebbe adibita ad attività educative, formative, ludiche e ricreative dei cani, in collaborazione con Enci e il Gruppo cinofilo lecchese. Nell’inquadramento generale sono previsti una pista ciclabile, la piantumazione di alberi, un’area per la pet-therapy e il recupero di un vecchio appezzamento dedicato agli orti delle biodiversità. Tuttavia, senza la richiesta dell’ente preposto a Parco Adda Nord, in questo caso il Comune di Brivio, i lavori non possono proseguire, protraendo una situazione di stallo già in essere. «Parco Adda Nord aveva risposto in maniera positiva nel luglio 2023, avallando la continuità del progetto ma con un cavillo tecnico per il quale la richiesta non deve pervenire dal proprietario dei terreni e da chi, nel caso specifico, avrebbe finanziato tutta l’operazione a costo zero» sottolinea Andrea Beri, titolare e amministratore delegato ITA Spa.

I vari solleciti per ottenere una risposta dall’amministrazione comunale di Brivio capitanata dal sindaco Federico Airoldi, escludendo il periodo di transizione concernente un parziale cambio dei componenti della giunta avvenuto in seguito alle elezioni del 2021, sono rimasti inevasi. Lo scorso 6 maggio, il Comune di Brivio, per conto del sindaco Airoldi, ha informato del mancato interesse al progetto, senza fornire alcuna spiegazione.

Inevitabile il rammarico di coloro che si sono fatti promotori e responsabili della realizzazione: «Il dispiacere è grande - rimarca Beri - Francamente, non ce lo saremmo aspettati. Le difficoltà di interlocuzione con le amministrazioni da sempre appartengono al mondo dell’impresa ma entrando in un contesto sociale ci saremmo aspettati una maggior disponibilità. Abbiamo ricevuto tantissima collaborazione da altri enti e auspichiamo che un momento di dialogo puntuale possa trovare la giusta mediazione tra quelli che sono gli interessi del Comune di Brivio e l’interesse sociale del progetto stesso, che andrebbe a ricadere su tutto l’ambito territoriale».

Una mediazione auspicata anche da Giacomo Zamperini, consigliere regionale di Fdi: «Stiamo parlando di un’impresa virtuosa che ha innescato un circolo virtuoso di interventi afferma - Come Regione Lombardia ci interesseremo perché ci possa essere da parte nostra un intervento di mediazione per capire cosa non sta funzionando. Ho potuto verificare di persona anche la disponibilità dell’azienda di rivedere il progetto e di mettersi a disposizione. Io credo non ci sia un motivo per non sostenerlo. Serve sedersi a un tavolo e trovare una soluzione».

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