Cronaca / Circondario
Giovedì 24 Dicembre 2015
Padre Pierfrancesco dal Bangladesh
«Mi proteggono con arco e frecce»
Il religioso olginatese sotto scorta dopo il ferimento del lecchese Parolari
«Sarà un Natale strano ma nella convinzione che Dio è sempre accanto a tutti noi»
Sarà un Natale blindato e sotto scorta, quello che si avvicina, per padre Pierfrancesco Corti, il giovane sacerdote olginatese, da anni attivo in Bangladesh, come missionario del Pime, il Pontificio istituto missioni estere.
Dopo l’attentato avvenuto lo scorso 18 novembre, rivendicato da parte di estremisti islamici a Dinajpur, nel Nord del Paese, in cui era rimasto ferito padre Piero Parolari, anche lui missionario lecchese del Pime in Bangladesh, c’è grande preoccupazione per la locale comunità cristiana.
Le minacce dell’Isis sono reali e si temono nuovi attentati. Per questo il religioso olginatese vive praticamente sotto scorta, protetto dalle forze dell’ordine locali, ma anche dagli abitanti del villaggio in cui opera, Suihari, che si sono organizzati in turni di guardia, armati anche con arco e frecce, per difendere l’amato missionario.
La testimonianza di padre Pierfrancesco, nell’ampio servizio su “La Provincia di Lecco” in edicola giovedì 24 dicembre.
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