Olginate: uno studio sul traffico che attraversa il paese

Olginate

Quante auto transitano a Olginate nelle ore di punta? È possibile trasformare il centro in una ztl o un senso unico? Rispondere alle esigenze degli olginatesi e del territorio con dati alla mano e con proposte di intervento studiate con esperti del settore. Partendo dal presupposto che occorre ridurre la velocità dei mezzi, proteggere pedoni, rendere più sicure le strade. Nel corso di un’assemblea pubblica partecipata, sono i risultati dello studio voluto dall’amministrazione del sindaco Marco Passoni per avere un quadro della situazione viabilistica e viaria del paese, avviare ragionamenti e azioni. Il sindaco ha spiegato: «Abbiamo deciso di commissionare questo studio sulla base di riflessioni che avevamo già iniziato ad affrontare. Un ulteriore stimolo è giunto anche dalla petizione popolare con cui è stato chiesto all’amministrazione di valutare la possibilità di trasformare ad esempio il centro, in zona 30. Ci sembrava giusto avere una fotografia precisa delle nostre strade, dei flussi e della sosta, ponendo attenzione a chi si muove a piedi, come i 100 bambini che ogni giorno si muovono con il Piedibus e ponendo attenzione alla sicurezza stradale».

E sulla base di quanto emerso ha annunciato: «Nel corso dei prossimi interventi di asfaltature che verranno realizzati in paese, si provvederà a far rialzare gli attraversamenti pedonali, è l’unico modo per ridurre le velocità. Mentre non è possibile trasformare il centro in senso unico. Significherebbe obbligare parte di residenti a fare giri assurdi e significherebbe deviare il traffico su una Provinciale già congestionata. Noi non vogliamo ragionare in termini egoistici. Potrebbe essere attuata la zona 30 con attraversamenti rialzati o con salvapedone. Ci piacerebbe anche rivedere la pavimentazione e trasformare l’ingresso in modo che fosse il biglietto da visita del paese. Ma la fase progettuale è il secondo passo» .

A presentare l’analisi realizzata lo scorso settembre, sono stati gli ingegneri Francesco Castelnuovo e Stefano Battaiotto dello studio Polinomia. «Ci siamo concentrati sull’analisi e la valutazione della situazione esistente in termini di flussi di traffico, sistema della sosta e criticità. Si è effettuata anche una valutazione del sistema della mobilità dolce dedicata a pedoni e ciclisti, e infine abbiamo avanzato delle proposte di intervento per la mitigazione delle problematiche individuate, messa in sicurezza delle intersezioni e protezione degli itinerari pedonali». La prima questione affrontata è stata quella del traffico, effettuando rilevamenti i sette punti cruciali del territorio, dalla zone industriale alla Provinciale, dall’incrocio del ponte Vittorio Emanuele III a via Cantù, dalle 7.15 alle 8.45. Solo per dare qualche dato: tra le 7.30 e le 7.45 transitano quasi 4 mila veicoli. «A ogni intersezione abbiamo ricostruito i flussi transito e le manovre dei veicoli per capire le destinazioni ed è emerso che il centro non è usato come alternativa al traffico della Provinciale. Un altro dato rilevato è quello della velocità .Si osservano, in particolare di notte, velocità non compatibili con un ambito urbano, con punte di80km/hin via Spluga e via Lavello e di70 km/h in via Cantù, dove il limite è 50».

© RIPRODUZIONE RISERVATA