
Cronaca / Circondario
Venerdì 11 Aprile 2025
Olginate, il sindaco difende i cartelli
che vietano di giocare: «Amministrare significa tutelare tutti i cittadini»
Marco Passoni: «A volte il buon senso sembra essersi smarrito. Il cartello incriminato si è reso necessario per potere sanzionare solo chi - bambino, ragazzo o adulto - eccederà nei comportamenti che andranno oltre la civile convivenza tra cittadini»
Il sindaco di Olginate, Marco Passoni, con una lunga nota replica alle proteste che si sono scatenate dopo la posa dei cartelli che vietano “giochi troppo rumorosi” in piazza Garibaldi ma anche davanti alle scuole di via Campagnona, tra cui “il gioco del pallone”. «Non ricordo che il Comune di Olginate - scrive Passoni - sia mai finito sulla stampa nazionale per parlare di tutte le risorse e di tutti i progetti che dedichiamo al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. Non ricordo di essere mai stato contattato da una giornalista, escluse le testate locali, per parlare della nuova mensa, della nuova palestra, della riqualificazione del lungolago e dei suoi parchi gioco. Non ricordo titoli roboanti riguardanti le attività delle nostre scuole e associazioni dedicate al mondo dei più piccoli. Ma è bastato un cartello, poco più grande di un A4, per scatenare un putiferio e un’ondata di fango che non ci meritiamo. E tutto perché? Perché stiamo cercando di regolamentare una situazione che non vogliamo sfugga di mano, in una piazza dove circolano auto, seppure poche, e che si apre direttamente su una strada. Anche noi abbiamo figli e conosciamo bene il valore sociale ed educativo del giocare insieme e dello stare all’aperto. Anche noi siamo stati bambini e ne abbiamo combinate di cotte e di crude, ma eravamo circondati da adulti in grado di aiutarci a comprendere quando stavamo magari esagerando. Amministrare significa tutelare tutti i cittadini, anche attraverso scelte forti e a volte impopolari, che oggi si rendono purtroppo necessarie dato che a volte il buon senso sembra essersi smarrito. Il cartello incriminato si è reso necessario per potere sanzionare solo chi - bambino, ragazzo o adulto - eccederà nei comportamenti che andranno oltre la civile convivenza tra cittadini. Cerchiamo poi di non mescolare gli argomenti. Siamo consapevoli anche noi del problema dello spaccio nella zona a lago (già più volte segnalato alle autorità sovracomunali competenti) e insieme alle forze dell’ordine cerchiamo quotidianamente - con i pochi mezzi che abbiamo a disposizione e con le leggi che ahinoi non sono dalla nostra (basta leggere l’ultimo arresto che ha visto scarcerati due spacciatori il giorno successivo) - di monitorare e reprimere il fenomeno dello spaccio. Piaga che sarebbe di facile soluzione se il consumo di droga diminuisse drasticamente: purtroppo però assistiamo a un continuo viavai non solo di ragazzi, ma anche e soprattutto di adulti (spesso con famiglia) che quotidianamente si recano a lago per rifornirsi della dose personale. Siamo veramente esterrefatti dal polverone sollevato da un post su Facebook, quando in realtà sarebbe bastata una chiamata o una chiacchierata a quattr’occhi per comprendere la situazione e capire che Olginate è sempre stato, è e continuerà a essere un comune che mette i cittadini più piccoli al primo posto. Un comune che offre opportunità e progetti per tutti. Un comune che, oltre a quanto già esiste, sta progettando nuovi spazi e luoghi di aggregazione per piccoli e giovani. Un comune fatto di persone che credono nei valori del dialogo, del rispetto e della comprensione reciproca».
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