Olginate, il Penny Market
chiude a fine mese

Non solo negozi di prossimità e piccole botteghe. Questa volta ad abbassare la serranda sarà il Penny Market di via del Lavoro 1 a Olginate. Il discount, aperto a fine novembre 2020, ha annunciato che a fine mese cesserà l’attività e gli attuali sei dipendenti saranno ricollocati nei punti vendita di Osnago, Merate e Pontida. La notizia era nell’aria già da diverse settimane, inizialmente solo come voce di corridoio. Poi, quando nel punto vendita si sono iniziati a vedere lavori di sgombero e scaffali quasi vuoti, il gossip ha preso forma di notizia, sollevando perplessità in paese. Il punto vendita di via del Lavoro 1 aveva aperto - appunto - solo pochi anni fa e subito dopo era stato inaugurato un altro discount, che si andava ad aggiungere a un market già esistente da tempo. Il tutto in poche centinaia di metri di distanza, sulla provinciale 72. Un boom di supermercati che aveva sollevato non poche perplessità, anche in Consiglio comunale, tra quanti ritenevano troppo elevata la concentrazione in pochi chilometri di punti vendita simili e quelli che consideravano questi supermercati una forte concorrenza per i piccoli negozi di vicinato.

Dall’altra parte, però, la trasformazione di quell’area aveva significato per l’amministrazione comunale la riqualificazione di un’area artigianale dismessa e aveva finanziato la realizzazione della nuova rotonda tra la Provinciale e via Cesare Cantù, oltre alla costruzione di parte del marciapiede per i pedoni. Questa volta, però, a chiudere è proprio uno dei discount. Se si tratti di una chiusura dovuta alla scarsa affluenza di clienti o se invece sia frutto di precise scelte strategiche attuate dalla società che lo gestisce, al momento non è dato sapere. Dall’ufficio stampa e relazioni pubbliche di Penny Market Italia Srl arriva solo la conferma dell’imminente chiusura: «Al 31 gennaio l’attività presente a Olginate cesserà e i sei dipendenti attualmente in servizio saranno ricollocati in altri punti vendita del marchio, tenendo conto anche delle scelte e preferenze dei dipendenti stessi, nelle sedi di Merate, Osnago e Pontida».

Come detto, non arrivano spiegazioni sulla decisione di chiudere la serranda. Si limitano a dire che: «Le decisioni prese dalla società rispondono a logiche di sostenibilità e produttività. Capita che a una chiusura segua un’imminente riapertura, magari nello stesso paese o a breve distanza, in spazi più grandi o ritenuti più strategici, con punti vendita che ampliano l’offerta ai clienti, come ad esempio l’apertura del servizio macelleria», concludono i responsabili della comunicazione del marchio. Il sindaco Marco Passoni, interrogato sulla vicenda, afferma di voler approfondire la situazione con la proprietà e con gli uffici comunali, anche per capire il futuro di quegli spazi, prima di rilasciare dichiarazioni a riguardo.

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