Cronaca / Circondario
Giovedì 28 Maggio 2020
Olginate, «Paghi il conto»
Lui stende la barista
L’incredibile episodio ieri pomeriggio. L’uomo, uno slavo già noto in paese, era con i figli e altri bambini
«Voleva gelati, gli ho chiesto di saldare anche i debiti precedenti e ha perso la testa, mi ha dato un pugno in faccia»
Ha spintonato la barista, danneggiato i tavolini e lanciato le sedie contro il muro del bar. E poi si è accanito di nuovo contro la donna, sferrandole un pugno al volto, talmente violento da scaraventarla a terra. Il tutto in pieno giorno, davanti a tanti testimoni.
A far scattare la violenza nell’uomo, uno slavo residente in paese e noto a molti, pare sia stata solo la richiesta di pagare la consumazione e il conto arretrato. Ora del caso se ne stanno occupando i Carabinieri della stazione di Olginate che hanno già chiesto alla Polizia locale i video della telecamera di sorveglianza.
Violenza inaudita
Momenti di violenza e follia, mercoledì pomeriggio al bar “Caffè dei Cigni”, sul lungolago Martiri della Libertà, di proprietà dei coniugi Gianni Rusconi e Raimonda “Rai” Pumputiene. A raccontare i fatti è proprio la vittima che sia mercoledì che ieri, giovedì, ha continuato a lavorare nonostante i dolori e lo spavento.
«Ieri pomeriggio stavamo lavorando bene, perché anche rispettando le distanze e le disposizioni, c’è era un buon passaggio di clienti. Erano soprattutto genitori con bambini». E aggiunge: «Intorno alle 17 è arrivato questo uomo, che conosciamo tutti, insieme alla figlia e altri bambini. Ha ordinato dei gelati. Gli ho risposto che andava bene, ma che doveva pagarli subito e saldare i conti arretrati». E da qui, secondo la titolare del locale, è nata la violenza.
«Ha iniziato a insultare e spintonarmi, poi si è messo a spaccare l’arredo esterno del locale. Ha anche afferrato una sedia, la voleva lanciare contro la vetrata. Ma si è bloccato un secondo, e cambiando idea, l’ha lanciata contro il muro, vicino alla porta di ingresso. Il tutto davanti a sua figlia e agli altri bambini che aveva portato».
La violenta reazione dell’uomo ha scatenato un fuggi fuggi. Scene che sembra siano state riprese chiaramente dalle telecamere posizionate sul lungolago, dall’amministrazione comunale.
«Donne e bambini hanno iniziato a scappare - prosegue la Pumputiene - ma l’uomo mi ha raggiunta all’interno del locale e mi ha sferrato un cazzotto talmente forte da buttarmi a terra. Ho dolori alla mandibola, ma anche alla schiena e a una gamba».
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