Cronaca / Circondario
Mercoledì 04 Novembre 2020
Olginate, l’ultimo saluto alla giovane
«Dio accogli Bea e falla sentire a casa»
lo straziante addio di Beatrice Ceraudo, morta a 19 anni domenica sera in un incidente d’auto
Tanti gli amici stretti alla famiglia presenti al funerale. Don Matteo: «La vita è il dono più grande, proteggetela»
Sorridente, bella dentro e fuori. Una zia non solo per i suoi adorati nipotini, ma per tutti i bimbi che curava come babysitter e che aveva incontrato come tirocinante alla scuola di infanzia
Oggi Olginate si è fermata per consentire alla famiglia e agli amici di dire addio a Beatrice Ceraudo 19 anni di Olginate, che ha perso la vita domenica sera. Vittima di terribile incidente che si è verificato in via Kennedy a Valgreghentino, mentre sedeva sul sedile posteriore dell’auto guidata dall’amico Angelo Ingrassia, 20 anni di Olginate e con a bordo anche un altro amico, Aldo Cusumano 20 anni di Garlate.
La funzione
Nel pomeriggio di ieri, la chiesa parrocchiale di Sant’Agnese e il sagrato si sono riempiti di quanti hanno voluto partecipare, nel rispetto delle disposizioni anti Covid-19 controllate all’esterno dagli alpini, al funerale officiato dal parroco don Matteo Gignoli e da don Andrea Mellera, coadiutore degli oratori dell’unità pastorale.
In mezzo alla navata la bara bianca carica di fiori profumati. Intorno il dolore incessante di papà Francesco e mamma Rosarina, delle sorelle Lucia e Luana, dei cognati, della nonna e degli amici e di quanti l’hanno conosciuta e amata. C’erano anche il sindaco Marco Passoni e la vicesindaco Marina Calegari.
Il parroco ha cercato di guidare i presenti verso la luce di Dio, per trovare nella fede, la forza necessaria per affrontare la sofferenza.
«La notizia della morte è arrivata improvvisa e travolgente come un temporale in una bella giornata di primavera - ha affermato nell’omelia - Beatrice stava vivendo la primavera della sua vita, si apprestava a diventare donna e realizzare il sogno di essere ciò che desiderava, ma senza colpa, forse perché era nel posto sbagliato al momento sbagliato non è più ora, visibile in mezzo a noi».
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