Olginate, fuggono all’alt dei carabinieri

Uno preso, l’altro si tuffa nel fiume

Inseguimento questa sera di un’auto con a bordo due nordafricani con precedenti per droga - Un uomo di 32 anni è stato bloccato mentre il complice si è lanciato nell’Adda: in serata erano in corso le ricerche

Olginate

Si è buttato nel fiume Adda per sfuggire alla cattura. Per quasi due ore lo hanno cercato con l’elicottero dei carabinieri e la pilotina dei vigili del fuoco, ma al momento uno dei presunti spacciatori inseguiti questa sera dai militari sembra essere riuscito a far perdere le proprie tracce.

Poco prima delle 19, una coppia di nordafricani, probabilmente di origine marocchina, già conosciuti dalle forze dell’ordine per precedenti per droga, sono stati intercettati dai carabinieri a Monte Marenzo, in località Levata.

La coppia, sembrerebbero due fratelli, viaggiava a bordo di un’utilitaria, una Lancia Ypsilon di colore rosso. All’alt dei militari hanno però deciso di non fermarsi, dandosi alla fuga. L’automobile ha così attraversato a tutta velocità il ponte Cesare Cantù tra Calolzio e Olginate, con una serie di sorpassi azzardati, per poi lasciare la viabilità principale e svoltare in via Adda, la stretta strada a fondo cieco che scende verso il fiume nei pressi dello stabilimento della Costacurta. La Ypsilon, giunta al termine della via asfaltata, ha imboccato una stradina semisterrata che porta alla riva, finendo la propria corsa nella zona verde a due passi dall’alzaia dell’Adda. L’uomo alla guida è stato fermato dai carabinieri.

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