Cronaca / Circondario
Giovedì 19 Ottobre 2017
Olginate, la bancarotta della Colombo srl
Prime due condanne e un patteggiamento
Con rito abbreviato a Pietro Colombo due anni e due mesi. Per Stefania Colombo un anno e nove mesi. Prossima udienza il 22 febbraio
Due condanne con il rito abbreviato, un rinvio a giudizio e un patteggiamento per i quattro imputati della bancarotta della Colombo Srl di Olginate, azienda metalmeccanica dichiarata fallita nell’aprile del 2015. È la conclusione dell’udienza preliminare tenutasi ieri davanti al giudice Paolo Salvatore.
Sotto accusa i coniugi Pietro Colombo e Giuseppina Formenti con i figli Stefania ed Enrico Colombo, in particolare per l’operazione immobiliare che – secondo il pubblico ministero Nicola Preteroti - sarebbe stata tra le cause del definitivo dissesto dell’azienda.
La Colombo Srl, infatti, ha ceduto all’Immobiladda Sas – riconducibile alla stessa famiglia Colombo (Pietro Colombo e Giuseppina Formenti risultano essere gli accomandatari) – l’immobile di via Moronata 22 a Olginate, all’interno del quale l’azienda fallita esercitava la propria attività, per un importo di 1 milione 100mila euro, quando il valore effettivo è stato valutato invece in 2 milioni e 200mila euro.
Diversi i profili giudiziari degli imputati e diverse le conclusioni processuali. Stefania Colombo ha patteggiato un anno e 9 mesi di reclusione (pena sospesa).
Per i genitori, invece si è proceduto con il rito abbreviato: Pietro Colombo è stato condannato a 2 anni e 2 mesi, mentre la moglie Giuseppina Formenti a un anno e mezzo (pena sospesa), con l’interdizione da cariche sociali per dieci anni e il risarcimenti dei danni alla Colombo Srl.
Infine, rinvio a giudizio davanti al collegio giudicante per Enrico Colombo: la prima udienza del processo è già stata fissata per il 22 febbraio.
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