Cronaca / Circondario
Giovedì 23 Gennaio 2020
Oggiono, l’aiuto del Comune
per tagliare le code all’Asst
Il sindaco incontrerà i vertici dell’Asst«Volontari per aiutare
a gestire le accettazioni - E potremmo farci carico dalla scelta del medico»
Si svolgerà la prossima settimana l’incontro tra il sindaco, Chiara Narciso, e i vertici dell’azienda sociosanitaria Asst, per i problemi sempre più evidenti nel poliambulatorio territoriale di Oggiono.
Le proteste qui sono esplose, ultimamente, per ulteriori disservizi, che si sono aggiunti a quelli già purtroppo consolidati e, tra questi ultimi, i modi poco pazienti e cortesi del personale, così descritto ormai da anni dall’utenza.
«Da parte nostra – preannuncia, tuttavia, il sindaco – l’intento non è di andare all’incontro solo per farci portavoce delle lamentele, ma soprattutto per individuare punti di convergenza, per soluzioni alle quali dare il nostro contributo. Anzitutto, vogliamo offrire volontari che, nell’atrio del poliambulatorio, possano aiutare le persone anziane o, comunque, in maggiore difficoltà nell’utilizzo del cosiddetto “totem”, cioè della strumentazione per le accettazioni. Gli errori nei quali l’utenza incorre si ripercuotono poi in problematiche agli sportelli e contribuiscono, quindi, ad alimentare anche le tensioni, una parte delle quali speriamo di poter contribuire a limitare. Intendiamo inoltre valutare quali servizi il Comune possa supportare, alleggerendo le code: ci riferiamo, per esempio, al cambio del medico di famiglia, in tal caso secondo il carico di lavoro aggiuntivo che si riverserebbe sui nostri uffici nel caso potessimo concorrere a offrire tale prestazione». Questo aspetto viene sottolineato anche dai cittadini, come l’ex candidato dei Cinque Stelle a Galbiate, Pierluigi Servida: «La decisione di chiudere lo sportello per le richieste di scelta e revoca del medico di famiglia (quello con l’entrata a sinistra) accorpando tutte le pratiche allo sportello dove si deve passare per visite ed esami (entrata a destra) ha sicuramente peggiorato molto i tempi di attesa, come l’introduzione del lettore ottico di tessere che non sempre funziona come si deve. Forse sarebbe possibile convincere l’Asst a fare marcia indietro e riaprire lo sportello chiuso».
La lunghe code negli spazi affollati, l’uso del totem, con i diversi pulsanti da premere per le specifiche funzioni, e lo schermo da consultare per osservare il proprio turno malamente posizionato rispetto alla sala d’attesa, sono i temi ricorrenti, ai quali periodicamente se ne aggiungono altri: lunedì scorso, il malfunzionamento dell’apparecchiatura per le radiografie.
Secondo la testimonianza di una delle quattro persone che avevano appuntamento tra le prime, «i pazienti non sono stati avvertiti (nonostante il servizio sanitario richieda, in fase di prenotazione, un recapito telefonico), perdendo così mezza giornata di lavoro; sembra strano peraltro che la macchina si sia guastata nel weekend, mentre non veniva usata. Il rinvio è al 31 gennaio, per fare una lastra che, solitamente, viene richiesta perché si sospetta una lesione o la persona ha comunque dolori. Chissà perché, si ha sempre la sensazione che si cerchi il modo per indurre a fare gli accertamenti privatamente».
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