Nuovo supermercato nell’ex fonderia?
Il sindaco di Olginate frena

«Il Pgt è chiaro e pubblico: non è previsto l’ insediamento di una struttura per la grande distribuzione. In municipio non è arrivata fino ad ora alcuna proposta e non abbiamo avuto ancora alcuna interlocuzione con l’acquirente. Qualsiasi valutazione sarà fatta in comune e il compito dell’amministrazione comunale è mediare tra le esigenze del territorio e le esigenze dell’operatore cercando il miglior risultato»

Il sindaco di Olginate, Marco Passoni rassicura così gli i cittadini e i commercianti olginatesi sulla futura trasformazione dell’area industriale dell’ex Fonderia San Martino in via Spluga 33. L’area è stata messa all’asta e il 6 marzo, al sesto tentativo è stata aggiudicata. Ad acquistarla, come è stata una società milanese. Secondo quanto abbiamo potuto acquisire, tra le voci che da mesi parlano dell’insediamento di un fast food, o di un nuovo discount, sembra invece che la società interessata voglia aprire a Olginate un nuovo supermercato di una nota catena.

Che sia grande o media distribuzione, l’arrivo di un nuovo market, sarebbe il quarto che si affaccia sulla Provinciale nel solo territorio comunale di Olginate, sta creato preoccupazione. Qualsiasi sarà il progetto, si prevede che inciderà radicalmente sull’assetto del paese sia dal punto di vista sociale che urbanistico ed economico

Il primo cittadino intende procedere un passo alla volta tenendo ben a mente la salvaguardia del territorio: «Sappiamo sì che l’asta si è conclusa e che è stata aggiudicata, ma non è arrivata alcuna proposta né richiesta di incontro. Come prevede il bando possono ancora arrivare offerte tardive e devono passare 120 giorni prima che l’area venga messa a disposizione del compratore».

Le disposizioni infatti danno tempo all’acquirente di pagare l’intera somma, si tratterebbe di un milione e mezzo di euro, entro 120 giorni. Se ciò non avvenisse, l’offerta decadrebbe e la cifra versata come cauzione pari al 10%, sarebbe trattenuta come penale. Inoltre prima di intervenire, la proprietà deve provvedere ad abbattere le strutture presenti nel sito della ex Fonderia di via Spluga 33 e alla bonifica dell’area.

«Quando i proprietari si presenteranno ci si siederà al tavolo per sentire che proposte presenteranno alla luce di quanto prevede il nostro strumento urbanistico che consente la realizzazione di progetti residenziali, commerciali e dedicati al terziario» prosegue Passoni. «Non è prevista la grande distribuzione. Qualora i piani fossero questi, e a noi non è stato comunicato alcunché, ci sono precisi passaggi da compiere per chiedere una variante che deve essere portata in consiglio comunale». Nel Piano di Governo del territorio ci sono anche paletti posti dall’amministrazione comunale. «Non ci sono solo vincoli urbanistici. Ci sono vincoli ad esempio viabilistici, come il necessario collegamento tra la strada Provinciale e via Campagnola, attraversando via Cantù. E ci sono anche vincoli idrogeologici e ambientali. Non dimentichiamo infatti che in caso di stratempo, dall’area dell’ex Fonderia si generano problemi che portano ad allagare la via Cantù e la parte sottostante. La bonifica poi è una parte fondamentale, anche sul fronte sicurezza e ambiente».

E conclude: «Il compito dell’amministrazione è di mediare tra tutte le esigenze e fare il meglio per il territorio».

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