Nuovo ponte di Isella

Per ora nulla di fatto

Oggi il vertice con il Prefetto Formiglio che auspica comunque l’apertura del viadotto a fine lavori - Adesso uno stop: manca agli atti il documento che attesti di chi fosse la proprietà della vecchia struttura

Civate

Fumata grigia, dal vertice di oggi per il nuovo ponte sulla statale 36 in località Isella. Anas ha fatto un passo verso il Comune dicendosi disponibile ad assumersi – oltre alla manutenzione straordinaria della struttura – anche la «vigilanza ispettiva», cioè i controlli periodici.

Il Prefetto, Michele Formiglio, ha comunque auspicato che il cavalcavia venga riaperto «a fine lavori» e non al termine dell’iter di accertamento delle competenze, del quale ieri si è visto appena l’inizio. La conclusione delle opere è programmata per fine mese. Per allora, intanto, sempre la Prefettura si è impegnata a tentare di portare a casa un documento che manca agli atti e non si sa se sia decisivo.

«Gli scenari, al momento – sintetizza il sindaco, Angelo Isella – sono tre: che il documento si trovi e attribuisca la proprietà del ponte precedente ad Anas, come noi crediamo; o che lo ponga in carico a un altro soggetto, e non pensiamo che sia il Comune, ma aspettiamo di vederlo; oppure, che il documento non ci sia e, allora, si dovrà approfondire la mediazione per la quale, intanto, già ci preme ringraziare il Prefetto – sottolinea il sindaco – sia per avere presieduto e coordinato il vertice, sia per essersi reso disponibile a questa ricerca e (altrettanto importante) per avere sostenuto la tesi della riapertura a fine lavori, senza attendere necessariamente la definizione della proprietà, se dovesse protrarsi».

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