
Cronaca / Circondario
Giovedì 17 Aprile 2025
Niente più pasquetta a Consonno. I proprietari vietano l’accesso alla città fantasma
Olginate
Un silenzio forzato calerà quest’anno su Consonno durante la tradizionale Pasquetta. L’evento, atteso da tanti cittadini e visitatori per il prossimo 21 aprile, è stato ufficialmente annullato. Lo hanno annunciato congiuntamente il Comune di Olginate e l’associazione SbandaBrianza, organizzatrice della manifestazione.
La cancellazione, si legge nel comunicato, è conseguenza del diniego imposto dalla società Immobiliare Consonno Brianza., proprietaria dell’area, che ha vietato lo svolgimento di qualsiasi evento nella sua proprietà. Una doccia fredda che arriva a ridosso della data prevista e che, inevitabilmente, impedisce anche di trovare soluzioni alternative in tempo utile.
Negli anni, Consonno – la celebre “città fantasma”, voluta negli anni Sessanta dal conte Mario Bagno che acquistò la collina e rase al suolo il vecchio nucleo storico per realizzare una sorta di Las Vegas in Brianza – è stata riscoperta grazie all’impegno degli Amici di Consonno, dei volontari di SbandaBrianza e di altre associazioni locali. Eventi di intrattenimento per famiglie, attività sportive come il longboard e lo skateboard, ma soprattutto una presenza costante, fatta di cura e presidio, hanno riportato vita in una frazione altrimenti abbandonata e spesso esposta a vandalismi e raduni non controllati.
Dal 2007, le associazioni si sono fatte carico della pulizia e del monitoraggio dell’area, contribuendo concretamente anche alla sicurezza del territorio. «Gli eventi sinora realizzati sono sempre stati impeccabili, senza mai causare problemi», sottolineano i promotori, rammaricati da una scelta che giudicano penalizzante per un progetto che ha sempre mostrato rispetto e amore per il luogo.
La Pasquetta 2025 doveva essere il primo appuntamento di una stagione ricca di novità. Ora, purtroppo, l’intero calendario rischia di essere rivisto. «Stiamo cercando soluzioni alternative per le manifestazioni successive – si legge nel comunicato – anche valutando nuove location».
Il Comune e SbandaBrianza precisano che, sebbene la decisione della proprietà sia legittima e insindacabile, la delusione è forte. Violare il divieto significherebbe esporsi a conseguenze legali ed economiche che nessuno è disposto a correre.
Il sindaco di Olginate, Marco Passoni, insieme alla giunta, e il presidente di SbandaBrianza, Matteo Dell’Orto, rivolgono un appello: «Invitiamo tutte le associazioni e i cittadini che hanno a cuore questo luogo a dimostrare solidarietà ai volontari, sostenendo le iniziative future, nella speranza di tornare un giorno a Consonno, con il benestare della proprietà».
Il paese fantasma, per ora, rimane in silenzio. Ma il sogno di rianimarla non è affatto svanito.
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