Cronaca / Circondario
Lunedì 22 Ottobre 2018
Niente contanti per i ticket
«Intervenga il prefetto»
Al distretto le prestazioni si pagano solo con moneta elettronica
In una lettera si ricorda che la legge obbliga ad accettare la moneta corrente
Al distretto sanitario non si può più pagare con i contanti? Cambia Calolzio scrive al prefetto.
È una novità recente, che non ha mancato di provocare difficoltà negli utenti privi di moneta elettronica, che al momento di pagare per le prestazioni richieste si sono trovati nell’impossibilità di farlo.
A spiegare la situazione sono alcuni esponenti del gruppo civico presente anche in consiglio comunale sui banchi dell’opposizione.
«Siamo intervenuti sul prefetto di Lecco e sulla responsabile comunicazioni esterne della nostra Asst per chiedere di sopprimere l’obbligatorietà di pagare i ticket per le prestazioni sanitarie solo con carte di credito o bancomat – hanno affermato Diego Colosimo, Daniele Vanoli e Giuliano Barachetti -. Al distretto sanitario di Calolzio molti utenti sono stati rimandati a casa perché, sprovvisti di carte di credito o di bancomat, non hanno potuto pagare il ticket, in genere di piccola entità, con la moneta corrente. A meno che non si considerino i pensionati e i bisognosi di cure dei riciclatori o dei grandi evasori che operano in “nero”, il permettere di pagare microsomme in contanti è quanto meno dovuto anche perché lo prevedono le leggi e le disposizioni vigenti in materia».
I tre calolziesi hanno proseguito. «È comprensibile che l’Asst si organizzi al meglio delle possibilità operative e che l’uso di carte di credito e bancomat possa essere per gli utenti anche una comoda alternativa al contante, oltre che utile per un accesso ai servizi più agevole. Ma non è condivisibile non permettere i pagamenti con moneta contante».
Ecco perché Cambia Calolzio si è rivolto al prefetto Liliana Baccari, «che è secondo noi deputato per intervenire in materia e all’Asst, perché riveda quanto prima l’obbligatorietà del pagamento solo con moneta elettronica».
La lettera inviata al prefetto parla esplicitamente di violazione dell’art. 693 del Codice penale. «A fronte delle molteplici lamentele che abbiamo ricevuto in questi giorni da parte di cittadini, per lo più anziani – vi si legge -, siamo a segnalare, per i provvedimenti del caso necessari a ripristinare il diritto di uso della moneta corrente» che «gli operatori e le operatrici del Distretto Sanitario di Calolziocorte hanno ricevuto disposizioni di non accettare il pagamento dei ticket con moneta contante, ma solo tramite moneta elettronica».
Quindi il richiamo alla legge, che sancisce che «chiunque rifiuta di ricevere, per il loro valore, monete aventi corso legale nello Stato è soggetto a sanzioni amministrative».
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