Cronaca / Circondario
Martedì 14 Aprile 2020
Nel suo bar Aldo Perego
aveva un sorriso per tutti
L’ennesima vittima del virus, i ricordi commossi di tanti amici
Aldo Perego è morto senza veder tornare il decoro sulla sua amata alzaia: infatti, le sue giornate trascorrevano a Malgrate, dove lavorava, ma abitava a Ponte Azzone Visconti, in una casa storica affacciata sul lungo Adda.
Sono in molti a piangere il sessantenne, quindi, tanto nella popolosa frazione a lago di Galbiate, quanto – in tutto il circondario – i tantissimi clienti del bar del discount “Eurospin” di Malgrate, che Perego gestiva da tempo. All’ingresso del supermercato, sulla sinistra, la tappa era d’obbligo, soprattutto per un caffè. Nel piccolo, ma accogliente angolo prima dell’accesso vero e proprio agli scaffali Aldo accoglieva tutti con un incrollabile sorriso e quattro chiacchiere, mirate e speciali per ciascuno.
Un’altra cosa che – stroncato dal coronavirus - non potrà vedere sarà il nuovo supermercato, previsto in costruzione dall’altra parte della strada; nella sede storica, più piccola, era però una sentinella attenta: con professionalità, teneva lo sguardo su chi entrava e su che cosa succedeva fuori, nel parcheggio; nulla sfuggiva al suo occhio, discreto, ma allenato. Fu testimone, nei mesi scorsi, dell’inquietante serie di danneggiamenti alle auto, da parte del vandalo seriale che tagliava le gomme; era un punto di riferimento per le persone anziane e le donne, che si recavano a fare la spesa e, persino di sera, sapevano di poter stare tranquille, con Aldo pronto a prestare un po’ di ascolto e dare una mano. Non era questo il suo solo volto: era, altresì, un appassionato tifoso del Lecco, come ricorda la curva: «Un grande uomo e un grande cuore bluceleste».
E, appunto, un cittadino animato dal senso civico anche nel segnalare i lampioni – dapprima, spenti, poi via via addirittura mancanti – lungo l’alzaia davanti alla sua casa di Galbiate e, di pari passo, il diminuire della sicurezza, gli episodi preoccupanti, qualche furto in più e, di recente, nell’abitazione di famiglia.
Aldo Perego – che lascia nel dolore anche una figlia – aveva recentemente perso la mamma. Lui aveva cominciato a non sentirsi bene quasi un mese fa: aveva iniziato accusando i temuti sintomi, la febbre, le difficoltà respiratorie, quindi era scattato il ricovero, all’ospedale comasco “Sant’Anna” dove, al termine di una lunga e strenua lotta, è subentrato implacabile il decesso.
P. Zuc.
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